Essenza - reviews archive 2009-2013


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Metal Centre

(USA, March 2012)
[ metalcentre]

ESSENZA exists already about 20 years. The brothers Rizzello create cardinal body of band. However "Devil's Breath" is just the 3th full album and the first with English lyrics. I do not know previous releases of ESSENZA but "Devil's Breath" oscillates among Heavy and Thrash Metal from the beginning. The musical border is so smooth hat I can't qualifying which species of the music overweight...

Generally saying, the music sounds very classic - in frames of Metal. Here overweight the average-quick paces with sharp riffs full of various "metal melodies" and solos. Specific the singing oscillates among Dave Mustaine (MEGADETH) and Michael Kiske (ex-the HELLOWEEN). It is audible in the sound and the manner of singing. Particularly - during vocal burst of passions, which are supported by the second vocal. Some tracks portray typical heavy-power-metal solos - masterly, in neo-classical style or the sharp serves. And the interesting work of bass guitar pulsates in the background. The bass sometimes has something personal to show for listeners. I am not surprised anyway that there is good team-work here, because the brothers stand with guitars... Moreover the moments of Hard Rock sometimes appear here or even Rock'n'roll accents (e.g. in song "Rock'n'roll Blood" and "Flying Acrobats").
The arrangements concentrate rather near to technical playing than on simple riffs. Though the many fragments fall into ears easily (particularly vocal refrains). But despite all I feel lack of stronger kick here. I do not know why. Maybe the reason is in the sound of the whole in retro style and maybe - the typical heavy/thrash's gunfire of riffs aren't here.

Listening "Devil's Breath" - I remember just the beginning of 90th years with my fascination of Thrash Metal in style of MEGADETH, ANTHRAX but and earlier times with HELLOWEEN.

DaemonumZine

(Mexico, March 2012)
[ daemonumzine]

Bastante original la presentación de este CD-R pro. que nos envío Red Cat Promotion. Es un CD como tal, pero esta cubierto con una especie de digipack gatefold y una funda que asemeja un LP. Essenza son un trío formado por: Carlo G. Rizzello, Alessandro S. Rizzello y Paolo Colazzo; en la guitarra/voz, bajo y batería respectivamente. Devil's Breath es la tercera producción de estos italianos que comenzaron por allá de 1993, pero debutaron hasta el año 2000 con el álbum Suggestioni; posteriormente lanzarían Contrasto (2002) y finalmente Devil's Breath en 2009. Aqui la capacidad interpretativa es de primer nivel, aun siendo solo 3 integrantes se nota que son virtuosos y profesionales con su instrumento, caramba lo que es saber tocar. Nos encontramos con 8 canciones de buen Hard Rock-Heavy Metal y que de repente suena un poco a thrash 80ero con riffs sumamente técnicos. La voz de Carlo me recordó sin dudarlo a Dave Mustaine cuando se encontraba en su mejor forma y antes de que la cocaína hiciera de las suyas en su organismo. Una de las cuestiones que podría criticarle a este trabajo es que siendo solo una guitarra le falta empuje, si tuvieran otra guitarra de apoyo siento que lograrían un sonido más potente, a pesar de esto, Devil's Breath es bastante agradable al oído, tiene canciones rockeras y aceleradas y otras mas a medio tiempo con un toque blusero que me pone relajado. Tanto los leads de guitarra, el sonido del bajo y la batería suenan fantástico, una producción muy clara y profesional. De los 8 cortes podría mencionar como mis favoritos: Deep into your eyes, Universe (in a box), Dance of liars y Flying Acrobats. En la cuestión lirica abordan temas como problemas de la sociedad moderna, cuestiones ambientales, y el estilo de vida del músico rockanrolero. Essenza crean música sencilla pero finamente ejecutada y tal parece que no le piden nada a nadie para hacer lo que les gusta.
7.5/10

Metal DEMOns

(March 2012)
[ metaldemons]

In pista sin dal 1993 i pugliesi Essenza stringono un accordo con la Red Cat Promotion e rispolverano questo loro quinto lavoro uscito ormai un paio di anni fa. "Devil's Breath" contiene otto tracce di heavy-thrash metal stilisticamente molto vicino agli ultimi lavori dei Megadeth. Una roboante sezione ritmica ed un riffing spesso serrato, veloce e nervoso tengono in piedi una serie di pezzi curati, elaborati e dinamici che, nella maggior parte dei casi, possono vantare un groove davvero incalzante. Vanno senz'altro menzionate in questo senso le sfuggenti "Deep Into Your Eyes" e "(Universe) In a Box" anche se al centro della vetrina va posto il ficcante incipit di "Edge of Collapsed World". Qua e là si sente un pò la mancanza di una seconda chitarra ed il timbro un pò Mustaine un pò Hansen di Carlo potrebbe risultare più determinante ed incisivo se trovasse il coraggio di sbilanciarsi verso tonalità dure e brusche, decisamente più adatte al genere proposto [...]. 65/100; Top song: "Edge of Collapsed World"

Metallo Italiano

(March 2012)
[ metalloitaliano]

Gli Essenza sono in giro da un bel po’ di anni, dal 1993 per la precisione, per cui non li si può di certo chiamare novellini, pur non essendo famosissimi presso il grande pubblico. Nati dalle menti dei tre fratelli Rizzello (Carlo- chitarra e voce; Alessandro – basso; Luca – batteria, gli Essenza sono passati attraverso tanti concerti, due demo, due dischi (“Suggestioni” del 2000 e “Contrasto” del 2002) cantati in italiano ed improntati ad hard-rock melodico influenzato da Van Halen e Deep Purple, con venature ora più melodiche, ora più heavy; la fuoriuscita di Luca, sostituito da Paolo Colazzo, prima di approdare al promo “Dance Of Liars”, anticipo del loro ultimo “Devil’s Breath”, foriero di altri, evidenti cambiamenti. Abbandonato il patrio idioma, gli Essenza optano per l’inglese (scelta che purtroppo evidenzia qualche incertezza di pronuncia), dando un respiro più internazionale alla loro proposta, che è divenuta molto più pesante e metallica. Le influenze hard rock delle origini traspaiono ancora qua e la, ma il sound si è notevolmente indurito, ispirandosi soprattutto ai mostri sacri degli anni ‘80 e ’90. Non è a sproposito che possiamo tirare in campo Iron Maiden e Megadeth (soprattutto nel lavoro di chitarra di Carlo e nel sound asciutto del basso di Alessandro), Helloween e Black Sabbath per parlare della musica degli Essenza, che alterna momenti classicamente heavy come le due tracce poste in apertura, tracce con venature decisamente thrash e ritmi sostenuti (“(Universe) In A Box”) a mid tempo cadenzati dagli spunti originali (“Edge Of Collapsed Worls”, “Fighting The Wind”); strizzate d’occhio al power teutonico dei tempi d’oro (“Dance Of Liars”) e sanguigni pezzi in puro rock’n roll style (una “Rock ‘n’ Roll Blood” un pochino fiacca e una energica “Flying Acrobats”). Buona la prestazione strumentale, con un impianto di riff compatto e convincente, sostenuto da una sezione ritmica corposa ed efficace, che non lascia vuoti nel muro sonoro offerto [...] Giudizio comunque pienamente positivo per “Devil’s Breath”, che sarà apprezzato soprattutto da chi, come il sottoscritto, ha vissuto la propria educazione proprio negli anni ’90.


Alessandro Biasi

Rockemall

(January 2012)
[ rockemall]

L’attività degli Essenza parte nel 1993 per proseguire ininterrotta fino ad oggi. La prima formazione stabile della band era costituita da i tre fratelli Rizzello: Alessandro (basso), Carlo (chitarra,voce), Luca (batteria). Negli anni seguenti, numerose emittenti radiofoniche e televisive (locali e non) hanno dedicato spazi alla band, così come importanti riviste specializzate (Chitarre, Rock Hard IT, Fireworks UK). La loro musica, all’epoca un compromesso tra hard rock, rock melodico, heavy metal e sonorità anni settanta, ha riscosso, con il primo lavoro “Essenza” (1996) e col successivo “Algoritmo60” (1998), critiche favorevoli dagli esperti.
In “Suggestioni” (2000) sono raccolte le versioni definitive dei brani contenuti nei primi due demo-cd della band. Contrasto è lo studio album del 2002, di chiara matrice heavy-rock e d’ispirazione melodica. Nel novembre del 2004, il batterista Paolo Colazzo entra nella formazione sostituendo Luca dietro le pelli. Nel 2006 la band distribuisce il "XIII Anniversary Live", da una registrazione non programmata di un concerto a Bari. Nel 2007 la band pubblica l’EP, "Dance of liars" virando verso uno stile heavy metal con venature thrash, abbandonando l’italiano per l’inglese. Gli Essenza firmano nell’ottobre 2011 con Red Cat Promotion per la promozione del loro ultimo cd “Devil’s Breath”, pubblicato dall’etichetta indipendente BIGMUD Records", nel quale la band consolida lo stile heavy dell'EP "Dance of Liars".

Risponde all’intervista Carlo, chitarrista e voce degli ESSENZA

Un saluto agli Essenza che ritrovo dopo quasi 10 anni, eh sì ragazzi mi mandaste in radio il vostro cd ''Contrasto'' che ovviamente ancora ho, così facendo ho potuto notare la differenza, la crescita ecc. col nuovo ''Devil's Breath'' (grazie agli amici della Red Cat Promotion!) che ho già passato in radio, ma oggi son qui nelle vesti di intervistatore e vi chiedo subito di parlaci appunto del vostro nuovo lavoro e le vostre maggiori influenze!
E’ davvero un grande piacere per me sapere che in molti ricordino il nostro cd “Contrasto”, così come i nostri lavori precedenti… Perché sì, è vero, siamo in attività ininterrotta dal 1993 e contiamo di proseguire ancora per molto!
Ma torniamo al nostro ultimo cd, “devil’s breath”. Il cd è il primo nostro full lenght cantato in inglese, cosa che ci ha già dato delle belle soddisfazioni all’estero, sia come vendite che come attenzione della stampa specializzata internazionale. L’altra grande differenza è quella stilistica: negli anni, spontaneamente, il nostro stile musicale è passato da un hard rock di stampo classico verso un robusto heavy metal con influenze power e thrash, sebbene lo spirito rock ‘n’ roll di base sia sempre lo stesso. A catalizzare questo cambiamento, anche l’innesto nella band, dal 2003, del batterista Paolo Colazzo, che ha da subito influenzato il groove generale della band.
Piuttosto che dirti quali sono le nostre dirette influenze, preferisco elencarti cosa ci hanno sentito recensori e pubblico: un mix di Black Sabbath, Megadeth, Judas Priest, Racer X, Metallica, Van Halen e Rainbow… davvero difficile da descrivere in parole: non posso che consigliarvi di ascoltare il nostro materiale sul web, e magari di comprare il cd (in catalogo Andromeda Distribuzioni mailorder a buon prezzo)!


Visto che venite da Lecce dovete per forza di cose parlarci della scena rock/metal locale e pugliese in generale, ma anche raccontarci qualcosa della vostra attività live e in particolare le esperienze più importanti e belle e quelle che ovviamente vi hanno lasciato l'amaro in bocca!
La scena Leccese (e Pugliese in generale) è molto attiva dal punto di vista delle band, ce ne sono tante e di ottimo livello tecnico e compositivo, così come esiste una bella realtà di pubblico affezionato al genere. Il maggiore problema della scena riguarda essenzialmente il numero e la qualità degli spazi live, indirizzati quasi esclusivamente verso generi commerciali e cover band…
Per quanto riguarda le esperienze, negli ultimi anni abbiamo collezionato una interminabile lista di live, dai grandi festival accanto a Ektomorf, Pino Scotto, the Dogma, Neurasthenia, Adimiron…, fino ai piccoli locali di provincia. Sono state tutte gran belle esperienze, specialmente perché il pubblico ci ha riservato sempre una straordinaria accoglienza. Se tra tutte dovessi scegliere quelle più soddisfacenti, devo dire che ho una predilezione verso i piccoli festival undeground: per esempio il San Metallo, o il Rock Pride fest…:sono le situazioni in cui le band sono valorizzate al meglio, e nelle quali si ritrova il pubblico più caldo ed interessato, a stretto contatto!


Non credo che vi manteniate solo con la musica, quindi parlateci degli Essenza lontani dai palchi e dagli studi di registrazione, cioè cosa fate nella vita di tutti i giorni? Studiate? Lavorate? Spacciate? ahahah scherzo
Ah ah ah, scherzi a parte: le nostre attività “extra-Essenza” sono sempre nel campo della musica sia per Alessandro (il bassista), che fa il fonico a tempo pieno e che gestisce a Spongano (LE) gli “Essenza Studio”, sia per Paolo (il batterista) che fa il turnista in molti progetti paralleli, spaziando tra mille generi musicali. Io sono il meno adattabile, musicalmente parlando, e ho un lavoro ufficiale lontano dalla musica: faccio il ricercatore universitario in una facoltà scientifica… almeno fino a quando non sarò una vera rockstar ah ah ah!


Anche voi seguite il motto: ''sesso, droga e rock n' roll?''...parlateci anche dei vostri progetti futuri o imminenti e lasciate i vostri contatti tipo: sito, myspace, facebook ecc.
Credo che il rock e il metal, indipendentemente dai cliché, vadano vissuti con coerenza sulla propria pelle. E per come la vedo io, questo corrisponde principalmente nel porsi nei confronti della vita e della società in generale con uno spirito libero e indipendente, praticamente fuori dagli schemi, ma nello stesso tempo critico e impegnato. L’omologazione, la sudditanza, l’intolleranza, la chiusura mentale non sposano quello che nella mia testa è la vera essenza rock.
E passando ai nostri contatti, vi invito a visitare il nostro sito ufficialewww.essenzamanagement.com, e le pagine myspace www.myspace.com/essenzait, facebookhttp://www.facebook.com/pages/ESSENZA/157464804324422 e youtube www.youtube.com/dancerliar


Come mai avete scelto Essenza come nome per la band? Credete in qualcosa? Dio? Satana? Ozzy?
La scelta del nostro nome non è stata facile, cercavamo qualcosa di altisonante, spirituale, qualcosa che rappresentasse un impegno serio: a distanza di 18 anni, credo che la scelta sia stata azzeccatissima!
In cosa crediamo??? Dio (Ronnie James) e Ozzy sono sicuramente due punti fermi per noi, ah ah ah! Ma crediamo in tutti gli artisti che sono stati capaci di regalarci grandi emozioni con la loro musica, la loro passione, la loro tecnica… e sono davvero troppi per elencarli tutti! Grazie mille da parte di tutta la band per l’intervista: l’underground ha bisogno di questo prezioso supporto! Long live rock ‘n’ roll!!!

Skullandbones

(USA, January 2012)
[ skullandbones]

Essenza has been around for quite awhile now, since 1993 I believe. Since that time Essenza has churned out 3 full-lengths at a heavier disposition each time. Good old school rock from the 70's/80's mixed in with the Heavy side of metal. Essenza deliver the goods with 8 tracks totaling 33 minutes of playing time. One can even get a feel for Black Metal throughout the release from time to time. "Deep Into your Eyes", and "Rock N' Roll Blood" are some examples of down home metal jams. So fans of early style metal from back in the 70's and early 80's with a Heavy Metal touch to it should check out Essenza from Italy, see what you think.


Luther Lazzaretto, 7/10

Aristocrazia webzine

(January 2012)
[ aristocraziawebzine]

Gli Essenza sono un combo nostrano attivo dal 1993, la musica nel corso degli anni si è "evoluta" mutando da un hard/rock con una forte componente blues a un hard'n'heavy nel quale è abbastanza semplice distinguere le figure guida a influenza.
Il trio composto da Alessandro S. Rizzello al basso, Carlo G. Rizzello alla chitarra e alla voce e Paolo Colazzo alla batteria nel 2009 rilascia il terzo capitolo "Devil's Breath", un album decisamente ispirato e che potrei definire come un incrocio fra i Metallica del "Black Album" e la vena artistica del Mustaine più rock, il frontman dei 'Deth è forse la presenza più massiccia anche in ambito vocale, a tali personaggi si uniscono altri nomi che lascerò scoprire a voi cari lettori.
La formazione riesce a essere catchy attirando a sè con pezzi che contagiano, che possiedono il ritornello orecchiabile o riconoscibile, si vedano "Rock'N'Roll Blood" e "Edge Of Collapsed World", si dimostra altrettanto preparata nello sfoderare spunti neoclassici inaspettati in "(Universe) In A Box", nel dar sfogo alle voglie più istintive nella massiccia titletrack posta in apertura, omaggiare il mondo della NWOBHM con una "Fighting The Wind" dal gusto decisamente eighties, sfruttare il flavour dell'hard'n'heavy più solido in "Flying Acrobats" e mantenere vivido il collegamento con il periodo seventies in brani quali "Deep Into Your Eyes" e "Dance Of Liars". È un piatto ricco e ascoltabilissimo "Devil's Breath".
La prova del trio strumentalmente è pressoché perfetta, le scelte in ambito solistico, gli arrangiamenti e le linee vocali, punto quest'ultimo al quale si avrebbe potuto magari dare una presenza più importante in fase di missaggio, si riflettono con gusto all'interno delle canzoni. Se proprio vogliamo trovare una pecca al disco, l'unica potrebbe essere la breve durata e il fatto che tre degli otto titoli erano già presenti nel precedente ep "Dance Of Liars" del 2007.
Siamo nel 2011, due anni son passati ma la conferma di valore portata con "Devil's Breath" merita d'esser conosciuta e ascoltata, attendendo dunque l'ennesimo passo in avanti degli Essenza ormai sulla corretta via da anni grazie alla costanza e tenacia che li caratterizzano vi consiglio di far vostro questo piacevole lavoro.

SulPalco

(January 2012)
[ sulpalco.it]

Sarà che è appena trascorso il Natale e che i troppi dolciumi mi hanno dato un pò nauseata o sarà che ogni tanto occorre ascoltare un pò di sano Metal per destare i torpori invernali e rimettersi in sesto. Un buon disco per farlo -a tutto volume per farlo sentire anche ai vicini- è quello degli Essenza, band italiana che con il loro disco "Devil’s Breath", abbandonano l'italiano per l'inglese.

“Devil's Breath” è composto da 8 brani che sviluppano il tipico sound "evil" metal architettati e confezionati con la medesima matrice.
Il disco, con l'intreccio del classico riff di chitarra e dalla sezione ritmica/basso, a tratti subisce influenze thrash, a tratti hard & heavy, sforando anche nel classico rock'n'roll.
Il metal per dare voce e illuminare i pensieri: il disco si presta come "megafono" per evidenziare problematiche sociali e politiche, ambientali e stili di vita rock and roll. Gli Essenza sono Carlo G. Rizzello (chitarra/voce), Alessandro S. Rizzello (basso/seconda voce) e Paolo Colazzo (batteria). Nascono nel 1993, arrivando sino alla formazione attuale, sviluppando sin da subito la loro natura ed "essenza" intrisa di metal, mista al rock e all'hard rock.
Diversi i lavori che fanno conoscere il sound degli Essenza: “Essenza” del 1996, “Algoritmo60” del 1998, “Suggestioni” del 2000 -ove sono raccolte le versioni definitive dei brani contenuti nei primi due lavori della band- "Contrasto" del 2002, di chiara matrice heavy-rock e d’ispirazione melodica, mentre con "Dance of liars" del 2007, gli Essenza virando verso uno stile heavy metal con venature thrash. “Devil’s Breath” è il terzo full-lenght degli Essenza, pubblicato dall'etichetta indipendente BigMud Records. E se i vicini si lamentano: regalategli un bel paio di cuffie per il prossimo Natale! Le useranno anche a Capodanno per i fuochi d'artificio!
(SDC)

ArchaicMetallurgy

(Finland, December 2011)
[ archaicmetallurgy.com]

Italian heavy rocking metallers Essenza hail from the most southern-most town of Apulia, Lecce. They already started back in 1993, but this is the band's third full length album to date. If the band's biography is to be believed, they have veered from hard rocking heavy metal towards heavier delivery, but never abandoning their original influences.

The title track opens the magic box with 1970s-1980s influenced occult heavy metal. Mercyful Fate do unavoidably come to my mind, even though this song is more bluesy, rocking in its essence. The song has the worst singing lines on the whole album during its verses, but the chorus saves it all, and the vocals fortunately get better. Nasal voice of Carlo G. Rizzello (also on guitar) reminds me of Dave Mustaine of Megadeth, so it is a "love it or hate it" affair. 'Deep into Your Eyes' is a groovier and more hard-hitting piece with fantastic melodic guitar work. As a true Iron Maiden fan, I could not to notice the lead guitar work on the song's ending, reminding me of 'Wasted Years'. No wonder the band chose to make a video for this charasteristic, catchy song. '(Universe) In a Box' steers contains slight thrash metal nuances in its galloping, dark heavy metal. 'Edge of Collapsed World' seamlessly continues from its predecessor.

And so we are around the halfway already... 'Dance of Liars' presents neo-classical heavy metal side of Essenza in a fine way. 'Rock 'n' Roll Blood' sounds like its title suggests: A straight-forward rocker, and one of the least inspiring song on the album. Still some nice riffs and playing is heard, and I cannot bash the energy and the chorus of it. 'Fighting the Wind'. Wind as in flatus?! That's the joke of this review, and how lame?! Anyways, dark, melancholic heavy metal is what the song is about. Bluesy rocker 'Flying Acrobats' ends the album. These guys seem to be pretty versatile, when thinking about the styles they went through here. The closing trio is the worst material on the album, easily.

Soundwise 'Devil's Breath' is organic, and the instruments are tastefully audible, as well as the vocals. This is rock 'n' metal, and that's how this sounds like. The lyrical subjects are mostly about life, with typical sidesteps to war and fantasy. While vocals are surely of "either... or" category, playingwise this is utterly enjoyable, stylish and skillful. Essenza are a trio, so there are some guitar overlapping.

Essenza's essence is soulful. 'Devil's Breath' is mostly very enjoyable, and above all, characteristic take on heavy rocking metal. It is a bit short, and not fully hassle-free songwise, but still worthy of investigation.

(Lane, 7/10)

Metalwave

(December 2011)
[ metalwave.it]

Siamo alla terza uscita per gli italiani Essenza, e i passati rock della band convergono sempre più verso lidi metallici, che ci propone trenta minuti di un hard rock pesante ma che cerca l’orecchiabilità, orientato sul mid-tempo, le cui influenza principali sono la solennità elettrica dei Black Sabbath e i Megadeth nelle loro prove in studio meno thrash.

Il risultato si lascia ascoltare con enorme piacere, regalando un lotto di brani vario e trasversale, che tocca il rock in più o meno tutta la sua storia (la prima traccia è ricca di riff degni di un Tony Iommi, l’ultima è praticamente rock ‘n roll). Probabilmente il pregio maggiore del combo leccese è questo loro essere una vera rock band, un saper muoversi con grande abilità nel genere, e nel saper cogliere gli aspetti migliori dell’Heavy Metal e integrarli nel proprio sound. Così passaggi groovy e martellanti si alternano ad assoli a la Van Halen con naturalezza, stupendo spesso e annoiando quasi mai, creando anzi un bel contrasto tra pesantezza e melodia.
Purtroppo questo riuscito collage di stili, ha il gran difetto di essere, appunto, un collage, e gli appassionati del genere più navigati potrebbero storcere il naso davanti ad una così sfacciata operazione di amarcord. [...] Album consigliato a tutti quelli che rimpiangono le sonorità dei begli anni che furono, interpretate con personalità da musicisti del 2000.
(Zoro, 69/100)

Harvest Moon Music

(USA, December 2011)
[ harvestmoonmusic.com]

From the tip of Italy's boot heel region comes Essenza, a three-piece whose latest album Devil's Breath marks a significant shift in style for the band. Comprised of brothers Carlo G. and Alessandro S. Rizzello (guitar/vocals and bass, respectively) and drummer Paolo Colazzo, Essenza emerged in 1993 as a melodic rock outfit. After two demos, a full-length and a live recording, the band chose to add weight to their sound and adopt English lyrics. The result is Devil's Breath, a brief eight-song album that finds the band blending traditional metal sensibilities with a touch of modern thrash.

For a trio, Essenza delivers a rather robust sound through intricate riffs and copious amounts of multi-tracking. The old-school production, whether intentionally raw or not, adds retro charm without overly muffling the instruments or interfering with Carlo's distinctive vocals. The complex yet melodic riffs, particularly those of the title track and "Edge of Collapsed World", are rooted in the classic metal style pioneered by bands like Judas Priest and Iron Maiden. In fact, the swirling lead that closes out "Deep Into Your Eyes" conjures up memories of Maiden's "Wasted Years". Carlo definitely knows his way around his guitar, leaving Devil's Breath overflowing with interesting leads and flashy solos.

The rhythm section is equally involved in the Essenza sound, with Alessandro's bass slapping time with Carlo's leads. Whether adding depth to Carlo's riffs or flashing a bit of bottom-end groove, such as on "Fighting The Wind", the bass is an ever-present and welcome layer. Paolo throws out some nice double-kick to start off the thrashy "(Universe) In A Box" and adds plenty of crash to the already-mentioned album highlight "Edge of Collapsed World".

Vocally, Carlo does a decent job delivering the lyrics in his distinctive sneering, nasal style. While he reminds me a bit of Dave Mustaine's early days, his voice isn't nearly as polished or steady. "Dance of Liars", a song conforming to traditional European power metal standards, finds Carlo stumbling a bit when hitting sustained high notes. He struggles the most, however, with the cheesy lyrics of "Rock 'n' Roll Blood". The song is a decent blue-oriented hard rock track, but Carlos and the questionable lyrics team up to submarine the mood. Thankfully this low point is followed up by a nice atmospheric guitar tone on "Fighting The Wind", and Essenza regains momentum to close out Devil's Breath in strong fashion with the classic rock highlight "Flying Acrobats".

Devil's Breath is a solid transitional album as Essenza moves from their earlier AOR sound to a heavier, traditionally-inspired heavy metal style. While a few modern metal touches can be heard here and there, Devil's Breath will appeal to fans looking to keep an eye on a band headed for old-school metal success.

MyGlobalMind

(USA, December 2011)
[ myglobalmind.com]

Normally an album that was released back in 2009 wouldn’t really get any updated reviews here on Myglobalmind, but due to the fact that ESSENZA have just signed a deal with Red Cat Promotions, who have subsequently begun actively promoting their DEVIL’S BREATH release I guess we’ll head a couple of years back down the highway and have a look at the album.
Being that the band are rooted in a traditional eighties metal style, mixed with a bit of a hard rock spine, I suppose two years doesn’t really make a difference as this music isn’t meant to sound modern or up-to-date at all. I will say that it took me a good few listens before I could say I was enjoying it and it’s really not an album that is likely to grab anyone by the balls the first time around. The Italian accent on the vocals is quite strong in most places and the cleaner sections made it even more noticeable, whether or not that is an issue for you depends on your preferences of course, but for me it kind of got a bit too much.

Musically it’s an interesting mix of say DIO and JUDAS PRIEST all mixed in with a slight touch of Thrash Metal, which does make for something that sounds a little bit unique in certain songs. The high-point for me personally on DEVIL’S BREATH would have to be the interesting lead guitar work… While it never gets to any virtuoistic point, I enjoyed the colouring and the attention to make it sound engaging without having to resort to mindless shredding.
ESSENZA may not be the world’s next big thing, but they are a pretty good band and worth checking out if you like traditional metal and classic hard rock. DEVIL’S BREATH will surely be an album that is more accessible for those with more of a lenience toward thick Italian accents, but it’s still a worthy listen for those that have a bit more of a hard time with them.
(ZeeZee, 7/10)

Saltinaria

(November 2011)
[ saltinaria.it]

Un sano rock, anzi hard rock che sfocia nell’heavy metal, per gli amanti delle categorie. Questi salentini fanno venire proprio voglia di andare a vederli in concerto, dove, a mio avviso, tutti i rappresentanti di questo genere musicale danno il loro meglio. Voce al posto giusto, chitarra sublime e sezione ritmica granitica. I fratelli Rizzello come i fratelli Van Halen? Può essere.
Mi sarebbe piaciuto ascoltare come nei loro primi due album i testi in italiano o magari in salentino! Le tracce dell’album si sviluppano in maniera uniforme e senza sorprese rispettando i canoni del genere, voce potente, assoli di chitarra veloci e basso e batteria che battono come elefanti in fuga. In certi passaggi si possono riconoscere delle influenze dei maestri Led Zeppelin. Molto buono il pezzo “Edge Of Collapsed World” dove è bello il dialogo tra il cantato e il resto degli strumenti e che può anche far venire in mente delle assonanze con Chris Cornell del periodo Soundgarden.
Anche il pezzo successivo “Dance Of Liars” è tra i più interessanti dell’album per i suoi richiami chitarristici alla musica classica, un Mozart o Paganini con la chitarra elettrica (ma non stonerebbe neanche il richiamo al Volo del calabrone di Rimskij-Korsakov)!.
Buon lavoro, bravi, vi ascolto con un buon boccale di birra Schwarz tedesca, scura ed affumicata al punto giusto.

(6.5/10)

Mourning the ancient

(USA, November 2011)
[ mourningtheancient.com]

The music of Essenza, whom first formed in Italy in 1993, is described as 'classic heavy metal', and that's what you get. On this fifth release from this band, one thing you notice from the beginning is the talent of this band musically, it truly is some of the best out there in this area. Melodic, expertly written and extremely varied, it really does remind the listener of past greats. The vocals are pretty straight-forward 80's metal sounding, although not nearly as adept as the rest of the band. Musically something to behold. If you're into classic sounding metal done today, Essenza is your ticket back to the 80's!

Metallium

(November 2011)
[ metallium]

Non si può certo dire che questo terzetto salentino, manca d’ambizione, puntando a collocarsi tra le heavy-rock band di punta del territorio underground italiano, essendo riconosciuto loro di aver le carte in regola per sfondare, visto la loro lunga gavetta e indubbia esperienza live.
Gli Essenza, ci propongono una poderosa base di hard rock unita all’irruenza dell’heavy metal classico; ’Devil’s Breath’, consolida questa propensione iniziata col precedente Ep’Dance of Liar’ del 2007.
Quello che emerge inconfondibilmente è un riffing work ruvido, serrato e con la “fissa” del neo-classico, molto evidente soprattutto negli assoli, pago d’indubbie influenze Blackmoriane dei primi Deep Purple.
Carlo Rizzello, dimostra un’ottima padronanza della sua sei corde, e capacità di districarsi in scale armoniche articolate con gran classe; menzione a parte, per la sezione ritmica, sempre precisa in grado di proporre un groove irresistibile, tale da rendere “movimentato” l’ambientino (c’è da immaginarsi questi pezzi dal vivo). Ciò è in particolar modo visibile nella title track di apertura, i cui movimenti ritmici dell’asse: Paolo Colazzo (batteria) e Alex Rizzello (basso, supportati dai veloci riff di Carlo si ergono in un crescendo vertiginoso e granitico di suoni, sin dalle prime battute. Nella terza traccia ‘ (universe) In a box’, in cui il cd prende corpo, le ritmiche acquistano una connotazione progressive in un court bouillon di potenza e velocità che concretamente esplode nella seguente’Edge of Collapsed World’, a ridosso. Un pezzo davvero completo, che si muove su ritmiche rocciose e cadenzate, con brevi rullate preparandolo a un refrain dalle linee vocali vibranti le quali, ricordano per certi versi gli Yes, in un intreccio solista al fulmicotone abbastanza articolato. Sul finale, Carlo termina con un palm muting arpeggiato da brividi!
A sorpresa, nel full-lenght trova spazio un pezzo dall’attitudine punk,’Rock n’ Roll Blood’, confluendo i momenti di maggior stimolo negli immancabili refrain e tapping indiavolati come anche, il rhythm n’blues arrembante della conclusiva ‘Flying Acrobats’, con un riffing serrato e convincente dalla prima all’ultima nota, senza alcun calo di tono.
Sicuramente, questa loro versatilità stilistica oltre che compositiva, sarà volta a creare una propria dimensione, più indipendente e distintiva nei confronti di altre realtà del Metal classico. Per un prossimo futuro, sarebbe opportuno tener presente un paio di note negative. In questo platter, la produzione sembra a tratti deboluccia (da migliorare nel prossimo lavoro) specie nel mixaggio delle parti di chitarra; punto secondo, la voce non sempre piena e rotonda di Carlo, pregiudica talvolta un maggiore impatto emotivo durante l’ascolto della maggior parte dei brani, specie nelle note medio/alte, con un’unica eccezione: le linee vocali attuate nel brano ‘Edge of Collapsed World’, concretamente più accettabili. Per il resto, nulla da dire giacché i nostri, nel loro songwriting, hanno messo in campo tecnica, passione e determinazione che permetterà loro, certamente, di superare con successo questi e ogni altro ostacolo si presenti. Heavy Metal rules!

Sea of Tranquillity

(USA, November 2011)
[ seaoftranquillity.org]

As far as I understand, Essenza started out a melodic hard rock band with blues rock tendencies - and this style is featured on their two first albums Suggestioni (2000) and Contrasto (2002). However, their third album Devil's Breath documents a radical change in the musical direction of Essenza: not did they start singing in English, but they also took up a much heavier and aggressive style.

Devil's Breath was released in 2009 on the indie label BigMud Records, but is still being promoted, so a review here towards the end of 2011 is definitely not out of place. There are no traces left of the blues rock tendencies of the early Essenza releases, and, while there are still some hard rock elements of Devil's Breath and Flying Acrobats - most strongly present in the motorcycle-friendly 'Rock 'n' Roll Blood' - the overall style of the album is all out heavy metal music, which often ventures into US Power metal territory and also contains a couple of more thrashy moves. Tracks like 'Devil's Breath', '(Universe) in a Box', and 'Edge of a Collapsed World' have the heaviness and attitude associated with US Power metal, and this also applies, to some extent, to 'Deep Into your Eyes', which is more of a melodic metal track though full of heaviness and groove, while 'Dance of Liars' is more of a Maiden-inspired twin-guitar attack song with some power metal leanings. Like 'Deep into your Eyes', 'Fighting the Wind' is heavy and melodic, but also seems to draw on alternative metal.

I would say that musically, this is a quite good album. It has heaviness and power, but also melody, and I quite like the way that hard rock and US power metal elements are juxtaposed. Productionwise, the sound is quite unpolished and organic - at places even raw -, and normally, I do not have a problem with that, but I think that in this particular case, the album suffers a bit from the production (it's not unlistenable or anything like that, and I am sure that many listeners will appreciate the authenticity of the production, though). Also, Carlo G. Rizzello's nasal vocals are not the most powerful vocals in the world (I can imagine Essenza would benefit from a vocalist with a more Dio-esque voice) - I suspect that this type of singing is quite popular in Italy (I mean, just take Eros Ramazzotti as an example), but international listeners might have to make an effort getting used to it. Rizzello also is responsible for the guitars, with which he does a brilliant job, and perhaps being a power trio is more important for Essenza than being a power metal band.

In all Devil's Breath is a solid heavy metal effort and which its drawing on US power metal, hard rock, traditional metal and a bit of thrash metal, it definitely makes for a varied listen, and, despite the production issues, it is definitely an album that is worth many listens.
(Kim Jensen, 3.5/5)

Dagheisha

(November 2011)
[ dagheisha.com]

Lo stile di 'Dance Of Liars' viene consolidato con questo terzo full lenght pubblicato due anni fa da Bigmud Records e solamente adesso promosso adeguatamente grazie a Red Cat Promotion. Il gruppo pugliese non fa niente per nascondere la passione per il thrash metal degli anni ottanta e i riferimenti principali sono riconducibili a Megadeth, Annihilator e Metallica tanto da riportare alla mente gli In.Si.Dia di 'Istinto E Rabbia'. La novità più significativa consiste nel distacco dalla lingua madre e dall'introduzione di liriche in inglese che si adattano probabilmente meglio al desiderio di trattare problematiche politico-sociali e tematiche ambientali. In questo senso la title track e 'Deep Into Your Eyes' emergono come le composizioni dotate di maggiore potenziale ma anche 'Edge Of Collapsed World' possiede tutto quello che serve per fare breccia nella comunità underground del nostro paese. Il riffing di Carlo Rizzello è una garanzia di solidità e la sezione ritmica dimostra di essere cresciuta con gli anni donando al disco dinamiche inattese. Affannato ma deciso, questo è il respiro del diavolo.
(Divine)

MagMusic

(April 2011)
[ magmusic.it]

Gli Essenza [...] sembrano volersi reinventare e affrontano il grande pubblico armati di tendenze lievemente più speed. C’è molto più Megadeth rispetto al passato pur mantenendo quell’aura “old british” che tanto li aveva contraddistinti nei lavori precedenti. Di fatto, l’ormai ben rodata Deep into Your Eyes funge da cornice alle preziose Rock ‘n’ Roll Blood e (Universe) in a Box dove, specie in quest’ultima il songwriting scalciante, raggiunge livelli impressionanti. Potremmo parlare quindi di evoluzione ma non è certo questo il punto. “Devil’s Breath” sconfina in un Heavy meno datato, più “tecno-cratico” capace di rielaborare quelli che potremmo definire i luoghi comuni sfoderati da Queensrÿche e Maiden per trasformarli in una sorta di valore aggiunto. Flighting the Wind ricalca più di ogni altra questo profilo; un buon esempio di come una certa N.W.O.B.H.M. non ha scadenza e, anzi, può anche essere sottoposta a operazioni chirurgiche che ne ridisegnano i connotati, Edge of Collapsed World si espone come poderosa cavalcata illuminata da una sessione ritmica imponente.

Un album solido, vivace e a tratti molto diretto, aggressivo quel tantino che serve ma con un occhio di riguardo alla “vernice della carrozzeria”. “Devil’s Breath” si presenta bene, dall’accattivante copertina in stile vecchio vinile apribile fino al suono; complessivamente molto ben curato e pulito. L’Italia, e in questo caso il Sud, si fa portavoce d’idee che per quanto non innovative si fanno apprezzare per la naturalezza con cui sono esposte.

“Devil’s Breath” non è il colpo di coda di chi insegue un obiettivo da quasi vent’anni, “Devil’s Breath” è una conferma, una riprova di quanto questi ormai non più troppo giovani rockers cercano di urlare al popolo da svariate lune. È semplicemente una pagina di storia della banda Rizzello che, attraverso una lettura più approfondita, ne svela il carattere coriaceo e roccioso degno di chi ha sempre convissuto con il rock, quello vero, quello sudato.
(Cecco Agostinelli)

MetaArci Webzine

(April 2011)
[ link]

- intervista a cura di Tormentor

Rispondono quest’oggi alle nostre domande i fratelli RIZZELLO, Carlo & Alessandro, fondatori e colonna portante di una delle band più longeve della nostra scena Salentina: gli Essenza!
Ciao a voi, partiamo proprio dal dato anagrafico, quest’anno festeggerete i 18 anni di vita degli Essenza, vero? Un’enormità per una band underground! Qual è il segreto di tanta durata? Essere fratelli in una band aiuta?
Carlo: Verissimo! Quest’anno, esattamente ad agosto, gli Essenza festeggeranno 18 anni di attività ininterrotta. Ad essere onesti, non sono in grado di spiegarti come ci siamo riusciti, perché la cosa è andata avanti in modo del tutto naturale. Non ti nascondo che in questi 18 anni di problemi ce ne sono stati tanti. Siamo riusciti a superarli, con un po’ di determinazione, con la nostra testa dura… e negli ultimi anni, grazie anche al supporto non indifferente di amici, stampa specializzata e fans.
Alessandro: Fino a che avremo qualcosa da dire e da mettere in musica, saremo sempre pronti e determinati.



In questo lungo lasso di tempo qual’è stato il punto di maggiore esaltazione e il punto più difficile per voi?
Carlo: Tirando un po’ le somme, devo dire che i momenti più felici sono stati quelli successivi alla pubblicazione dei nostri cd. Ognuna delle pubblicazioni, a partire dai due demo pre ’98, passando dai vari live, ep, compilation… fino ai tre full lenght (Suggestioni del 2000, Contrasto del 2002 e Devil’s Breath del 2009), è stata seguita da molto entusiasmo, valanghe di recensioni e concerti fortunati. Ognuna di queste tappe ha contribuito alla nostra crescita artistica e direi anche “umana”. Certo, non siamo diventati ricchi e famosi, ma siamo molto orgogliosi di quello che abbiamo fatto!!!
Uno dei momenti più difficili è stato quello di affrontare l’uscita dalla band di mio fratello Luca (primo batterista degli Essenza), nel 2003. Per fortuna abbiamo trovato Paolo Colazzo, che si è integrato benissimo nella formazione e che ora è un membro insostituibile della band.

 

Le radici e le influenze musicali degli Essenza affondano esclusivamente negli anni 80 o c’è anche qualche riferimento moderno? Come la pensate sull’attuale scena Metal (locale e non)? Il meglio è già stato detto oppure no?
Carlo: Le nostre influenze musicali sono molto variegate, siamo tutti e tre dei gran divoratori di musica. Abbiamo ascolti molto disparati, anche in ambiti lontani dal Metal. Certo, la base sulla quale abbiamo costruito il nostro sound è una miscela tra gli schemi dell’Hard Rock anni ’70 e il Metal classico degli anni ’80, ma il nostro approccio tecnico e compositivo ha molti aspetti comuni al Thrash ed al Power Metal moderni. La verità è che non abbiamo un unico filone di riferimento, siamo più propensi a miscelare soluzioni stilistiche che possano esprimere al meglio l’essenza del pezzo sul quale stiamo lavorando.
Se poi devo descrivere le mie personali preferenze musicali, sono comunque in difficoltà, perché amo in egual modo le grandi band dei ’70 (Black Sabbath, Deep Purple, Kansas, Boston, Thin Lizzy, Rush…), l’Heavy classico degli ’80 (Van Halen, Racer X, Ac/Dc, Riot, Mr. Big, Ozzy solista, Judas Priest, Rage…), l’Heavy Glam dei Cinderella, Ratt, Poison, Dokken, il Thrash di Annihilator, Megadeth ed Anthrax, l’innovazione dei primi Dream Theater e dei Symphony X, il Power di Helloween, Blind Guardian, Gamma Ray, il Southern dei Lynyrd Skynyrd, Pride and Glory e Black Stone Cherry… e, non me ne vogliate, ma trovo sempre qualcosa di interessante anche in alcune band più moderne. Sì, per esempio ho apprezzato Scream, Aim And Fire dei BFMV, Shogun dei Trivium, Blackbird degli Alter Bridge (e tanti altri). Non sono assolutamente d’accordo sul fatto che solo le vecchie band hanno qualcosa da dire. E sono innamorato anche dell’underground, in tutte le sue forme più sincere. Così, solo per fare alcuni esempi di Metal band locali, trovo interessantissimi (senza escludere alcun sotto-genere) L’Impero delle Ombre, Lonny Blaster, Hopesend, Backjumper, Black Rose, Stonecutters, Cast Thy Eyes, Clinicamente Morti, Silvered e quelle che io considero le “nuove leve” Dreker, Folk ‘n’ Troll, Southern Cult… Di progetti seri ce ne sono davvero tanti. Purtroppo la scena locale pecca di un vero e proprio movimento, per cui si è costretti a fare affidamento a strutture, finanziamenti e canali molto limitati.
 


Il vostro ultimo full Devil’s Breath (recensito qui) è datato 2009. C’è il progetto di dare alle stampe un successore o ancora non è nei piani?
Carlo: Abbiamo in cantiere tante nuove idee, ma prima di affrontare una nuova avventura in studio (e specialmente una lunga trafila promozionale) speriamo di allacciare nuovi contatti con una buona etichetta. La BigMud Records ci ha permesso di allargare i nostri orizzonti: interviste, recensioni, compilation, rotazioni in radio, e tanti contatti all’estero (specialmente in Sud America e Paesi dell’Est), ma ora che l’etichetta è stata praticamente inglobata in un’altra Indie italiana, abbiamo necessità di cercare un altro valido supporto alle nostre attività.

 

Come sono andate le recenti date? Dopo 18 anni c’è ancora l’emozione del brivido live?
Carlo: Mi ritengo estremamente soddisfatto dei concerti fatti dal 2009 ad oggi. La band ha trovato uno straordinario affiatamento, che si traduce in un ottimo groove. Per alcune date abbiamo dovuto sostituire temporaneamente Paolo o Alex, perché purtroppo non è sempre facile pianificare gli impegni artistici e non, ma a volte dei compromessi sono necessari per il bene della band, e siamo fiduciosi che i nostri fans e amici ci possano capire. In definitiva però, abbiamo avuto l’occasione di suonare in ottimi festival e in rassegne molto partecipate, e ce ne attendono degli altri prossimamente, nei quali non vediamo l’ora di esibirci… E a dire la verità, recentemente anche alcuni locali della zona si sono mostrati molto disponibili ad ospitarci.
Alessandro: Suonare nell' underground diventa ogni giorno sempre più difficile anche perché i posti in cui farlo sono sempre più rari; la scena pullula di cover bands e di imitatori dei grandi “nomi”. Resta davvero poco spazio per chi si batte per la propria musica e per le proprie idee. Le “garage bands” di un tempo spesso adesso si riducono a squallide imitazioni del peggiore showbusiness di massa.

 

Entrambi siete anche organizzatori di eventi, tra cui due molto apprezzati qui da noi come il Rock Pride e lo Spongstock , cosa ci potete anticipare delle edizioni di quest’anno?
Carlo: Ti ringrazio per questa domanda. Organizziamo questi due eventi totalmente dedicati alla musica Hard & Heavy underground di qualità, perché crediamo che siano necessarie delle vetrine professionali per valorizzare l’operato di band che hanno passione e grandi capacità. Nelle precedenti edizioni abbiamo avuto un ottimo riscontro di pubblico, ma continuiamo a faticare per l’ottenimento di fondi, sponsorizzazioni, spazi, permessi… Fortunatamente dei piccoli aiuti ci sono forniti da radio, webzine, giornalisti, associazioni e piccole imprese locali, anche se ci resta l’amaro in bocca nel vedere l’attenzione dei mass-media e delle istituzioni focalizzata su pochi grandissimi eventi non sempre dal grande valore culturale e artistico. Ma mi fermo qui per non fare polemiche. Resta il fatto che c’è una grande disponibilità delle band (locali e non) e dei ragazzi dello staff, che permettono di andare avanti a costo di grandi sacrifici.
Mentre per lo Spongstock III preferisco non anticipare niente (questo festival è in programma per agosto), ricordo tutti i lettori che il 7 maggio prossimo a Spongano, ci sarà la seconda edizione del Rock Pride Fest (sito ufficiale www.essenzamanagement.com/RPF) con Mnemos, Folk ‘n’ Troll, Hopesend, Essenza e i romani GRAAL. Abbiamo cercato di accontentare i gusti musicali più disparati… ma senza uscire dal seminato: è di Hard Rock ed Heavy Metal originale di cui vogliamo occuparci… ed è esattamente quello che troverete sul palco di questo evento. Abbiamo bisogno di tutto il supporto locale possibile per permettere al festival di crescere, per cui vi invito a non mancare e a venire a divertirvi.
 


Quale obiettivo vi ponete per il futuro? Si arriverà a un quarto di secolo di Essenza?
Carlo: Il nostro obiettivo principale è di suonare on stage quanto più possibile…, di non snaturare mai il nostro “true-sound” e di portare la nostra musica quanto più lontano possibile!!!


Grazie per aver risposto alle nostre domande, salutate i nostri lettori come volete voi!
Carlo: Siamo noi a dover ringraziare te e tutti quelli che supportano le band come la nostra! Invito tutti a visitare il nostro sito ufficiale www.essenzamanagement.com e specialmente ad ascoltare i brani di Devil’s Breath su Youtube, MySpace, LastFM… e magari di acquistare il cd! Spero anche di incontrarvi tutti personalmente al Rock Pride fest II. Non resterete delusi!

Metal Sound (Serbia, June 2010)

[ metal-sound.net]

ESSENZE OF PURE HEAVY METAL - interview by Vladmir Petkovic

They are still in the underground circles, but quality and hunger for creating the good music can’t pass unnoticed. Essenza, Italian metal trio leaded by brothers Carlo G. and Alessandro S. Rizello who are helped by drummer Paolo Colazzo, some months ago released their third album which sounds very promising and heavy, and surely will open some doors to the band. Maybe I was a little bit harsh in my review by criticizing Carlo’s voice, but in this interview, he explained how he looks upon that. But one thing is sure, these guys know how to rock and to make good music, and it’s only matter of time when they’ll embark into the higher league of Heavy Metal. For me, it was real pleasure to do an interview with these guys, as both of them Carlo and Alessandro who have answering my questions were very pleasant persons for the chat. Also, I’m hoping that this won’t be only time I’m doing an interview with them.

Essenza is present on scene since 1993, how did you managed to last for so long? Most of the bands which doesn’t get record deal in short time period simply split ups…but, that’s not story with you?
Alessandro: You're right, Vladimir… is a very difficult task to be on scene without a "kick in the ass" from a good record deal; you must do many jobs: you must be on the scene and you must be behind the scene at the same time, you must drive the truck at night. But it's YOUR music and YOUR direct expression, an agreement with yourself you must deal with.

What’s the story behinds band name?
Carlo: When me and my brother Alex created the band, we searched an high-sounding and important name, who reflected our serious intentions and all our hopes… we think that “essenza” (essence in Italian) sounded good!

Why did you switched from Italian to English lyrics and English way of singing?
Alessandro: For us, Italian lyrics were an experiment. English is the heavy metal language, if you want to be understood English is the shortest way.

Also, is it hard for you to sing in English, do you think that you can express emotions from lyrics in proper way?
Carlo: It’s not hard for me to express emotions in English… but sometimes it’s hard to hide my Italian phonetic! Some mother tongue reviewers find it very strange… Indeed, I’m trying to improve my English pronunciation!

’Devil’s Breath’ is very cool album, with set of old school heavy bangers. My personal favorites are ‘’Devil’s Breath’’ and ‘’Flying Acrobats’’. Why did you decided to go onto the paths of those like Judas Priest, Black Sabbath etc.?
Alessandro: The footprints of the "gods" like black sabbath and the priest and many others are engraved in our souls, and they came out on every note we play. You cannot play true metal if you don’t follow the gods path.

In Italy, if I’m not wrong, you have some sort of cult status, but on the other side, you aren’t much known outside of Italy (or maybe I’m wrong?)…How do you plan to get attention from other countries with your music?
Carlo: First of all, we have adopted the English language for our lyrics! Moreover, TSM agency promoted our last cd in UK and other countries of Europe… but we don’t have a capillary distribution of our cd, and this is a limitation for us. Luckily, many webzines, underground radio and fans from Brazil, USA, and Eastern Europe have known our cd by internet (youtube, myspace, facebook…) It’s the positive side of the new ways of communication!

What kind of thoughts are in your head while writing lyrics? Through what sort of emotions you’re passing by, to get inspiration for lyrical themes?
Carlo: Yes, in lyrics we have put some of our personal feelings, fears... In some cases I’ve tried to describe my critical view of governments, religious heads, mass media power...

How do you functioning as the band unit? Are there any argues, disagreement during the composing or writing and such? Does all of you taking part in writing process?
Alessandro: Every song is the expression of a common subject. Each member of the band adds something to every song and, if there are some arguments, they are put into the song as a part of the whole thinking.

I sow video for ‘’Devil’s Breath’’, looks cool and kind a reminds me on ’Dreadnougth Day’ from US Wargasm, which ideas was such clip? Also, of how much importance you think are bands videos today? I noticed you have youtube channel, are you satisfied from people reactions?
Carlo: Youtube (such as myspace, facebook) is a very good way to reach the public, especially for underground bands. For us is the main possibility to publicize our music.

Can you recall on memory, how Italian metal scene look a like at the end of ‘80’s and beginning of ‘90’s? In which kind of places bands did played in that time? As a kid, only older metal band I heard about from Italy was Wyvern…what you can say?
Carlo: At the beginning of ’90 few Italian bands played heavy metal, among these the most important were Strana Officina, Vanadium and Extrema… However there were some rock/hard rock bands who reached a large popularity, such as Dahm or Rats… The rock scene was not bad, since there was a large interest from fans… I think that the Italian live scene started to have problems in the end of ‘90’s, when rock clubs, mass media and press stopped to take care of the rock-metal underground.

To get continued, are you following the recent happenings in Italian metal community, and are you satisfied how scene looks today? What you think of those like Labyrinth, Elvenking, Rhapsody of Fire…?
Carlo: I think that in Italy there are many good metal bands, such as those you mentioned before, but still few resources (radio, labels, booking agency, rock clubs, webzines, festivals…) to promote the underground music!

Who was the cover artist on the album, and why such cover, what you like about it?
Carlo: The cover has been realized by Mirk’o Zonca, who works as producer for the independent label “BigMud Records”. He supported the Essenza entrance in the label roster. I think that the contrast between the main cover colors (red and black) is very strong…and fit very well with the “devil” symbol, I like this. I also like the image of the woman with the flowers in the hair… it is deeply related to the lyrics of “deep into your eyes”… The picture of the band inside the cover was intended to be in an early Black Sabbath-style, a connection to the roots of our music style.

Besides the music, what Essenza members doing for living, any schools, jobs, other activities or hobbies than music…?
Alessandro: Paolo is a full time drummer, he plays in some other contexts but, outside Essenza, he use only a couple of his eight arms. I am a sound engineer so I work every day behind the scenes of some other gig. Carlo is a university researcher… he is a microbiologist (You believe?!).

Your Top five albums of all time?
Carlo: Five albums are too few! I love a lot of hard rock and metal albums… just for example I can choose: “Rust in peace” (Megadeth), “Paranoid” (Black Sabbath); “Pride & Glory” (Pride &Glory); Boston (Boston); “Low” (Testament)…

Also, is any member of the band fan of Bonelli comics?
Carlo: A very unusual question, Vladimir!!! I often read some comics, and also my brother Alex, but we are not die-hard fans…

What was the biggest venue where you’ve played at?
Carlo: It’s hard to indicate a single venue… we played hundreds of concerts, but almost all in medium or little underground rock clubs… I hope for bigger venues in the next future!!! Ah… few days ago we have directly organized for the first time a metal festival in our little town of South Italy (Spongano) called “Rock Pride fest”… it has been a very good concert, and it can grow up in the next years!

This question comes in a little bit late, as you mentioned to me in mail that you’re not under the wings of Two Side Moon label anymore, can you tell me what’s happened, and are you in search for the other label now?
Carlo: Actually, our label is “BigMud records”, and TSM agency only takes care of “devil’s breath” promotion in UK and North Europe, by its network of specialized contacts… The collaboration in this moment has a break, but will start again. I have appreciated the work of TSM in this period, it allowed the export of our music outside Italy.

That would be all, thank for your time, and if you have any comments for the end of interview, feel free to shout out.
Alessandro: Live “outside the box”! ROCK ON! Carlo: We invite you all to visit our official website www.essenzamanagement.com and to buy our last cd! Many thanks, Vladimir!

Digital Steel

(The Netherlands, February 2010)
[ digital-steel.com]

The new album Devil’s breath is already out of 2009 and is a mix between traditional Heavy Metal and Megadeth. That’s something isn’t it? Well just listen to the vocals from Carlo and compare them with the voice of Dave Mustaine, and you will know exactly what I mean. Not that Essenza is a copy from Megadeth, far from that, but I found the comparison with Dave Mustaine strikingly.

On Devil’s Breath there are 8 songs which could have easily been written 2 decades ago. Up-tempo tracks with some nice ideas and some great guitar riffs and guitar solo’s, that’s what Essenza has got to offer you.

So if you like Metal from the late eighties, begin nineties let Essenza pass on your way.
(Hans, 69/100)

Dangerdog

(USA, February 2010)
[ dangerdog.com]

Delivering heavy rock and classic heavy metal since 1993, Italy's Essenza returns with their third full-length album Devil's Breath. Honestly, I took me a few songs and more than one spin to appreciate this work. But eventually Devil's Breath grew on me. The genuine undercurrent here is traditional heavy metal circa the 1980's.
Imagine a mixture of Iron Maiden and Anvil with a little Metallica for extra speed and heaviness and some Judas Priest for accessibility. Essenza's strength comes from fine bass work emphasizing the steady rhythm section, versatile and creative fret work in the solos, and quite diverse arrangements. The last push the songs beyond the ordinary and mundane one could expect in less skilled hands.
Deep Into Your Eyes, Universe In a Box, and Edge of Collapsed Word move with an entertaining and uncommon ingenuity for classic heavy metal. Most any fan of the glory days can resurrect the past thrills, but Essenza, on Devil's Breath resurrects, invigorates and reinterprets them with a fresh sensibility.

I like it, and can easily recommend it.
(Craig Hartranft, 4/5)

Metal Sound

(Serbia, February 2010)
[ link]

Essenza act as three heavy metal piece, and they’ve lurked on metal scene since 1993, and so far, they’ve managed to release couple of demos, two full-lengths, one EP and one live album, which is available online only.
On their EP band switched from Italian to English lyrics for the first time, and continued to use them on this third album also. Musically, band sounds tight and straight, delivering nice doze of fresh heavy metal, with headbanging riffs, in vein of old masters like Judas Priest and Black Sabbath.
In their songs, ain’t no much of philosophy or complicity, and its simple as it is, heavy metal in it’s purest form with traditional treatment of guitar, bass and drums.

[...] Highlights of the album: ‘’Rock’n’roll Blood’’, ‘’Devil’s Breath’’ and ‘’Flying Acrobats’’.
(Vladimir Petkovic, 7/10)

Stampa locale

(January 2010)

"il Quotidiano", 29 gennaio 2010: [ vai all'articolo]
"Maredisponda", gennaio 2010: [ vai all'articolo]

(Articoli di Donato Nuzzaci)

Raw and Wild

(January 2010)

Gli Essenza sono in attività dal 1993 ed hanno una particolarità. La formazione è composta da due fratelli. I fratelli Rizzello. Mentre il batterista risponde al nome di Paolo Colazzo. Il gruppo grazie a un intenso lavoro di promozione su tutti i versanti disponibili è diventato un nome di particolare rimarco nel campo dell’hard rock italiano. “Devil’s Breath” rappresenta la loro settima release a dimostrazione di un gruppo attivo e sempre operativo. Dal punto di vista musicale gli Essenza di “Devil’s Breath” riconfermano gli aspetti più interessanti del loro sound. Un sound che ha una matrice fortemente anni settanta che viene sottoposta ad un’azione di rinvigorimento grazie a consistenti apporti hard rock ed heavy metal. Il sound risulta molto compatto. Con poco spazio per le melodie. E con un cantato che mi ricorda quello di Morby ai tempi della sua militanza con i Sabotage. Forse “Devil’s Breath” non è un album “moderno”, ma è terribilmente efficace.
(Emanuele Gentile)

Informazione Metal

(December 2009)
[ link]

ESSENZA - La Pura Essenza del Metal - intervista a cura di di Maurizio Mazzarella
  
Intervista ai pugliesi Essenza, ci risponde il cantante e chitarrista della band Carlo G. Rizzello:
Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?
-“Devil’s Breath” è un cd di metal molto puro, contiene song dirette, suoni naturali e riff old-school… a mio parere però è dotato di una certa originalità stilistica, che trae origine dalle nostre esperienze musicali e non e dal nostro background tecnico e culturale.

 

Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?
-Gli Essenza nascono nel 1993 in un piccolo paese del Salento, grazie a un’idea mia (Carlo G. Rizzello, voce e chitarra) e di mio Fratello Alex (basso)… Da allora la nostra attività è praticamente ininterrotta… due demo cd, un EP, tre cd ufficiali, un live e numerose partecipazioni in compilation… e naturalmente centinaia di live in raduni, festival, rock-club locali e non! Certo, il nostro sound si è evoluto… all’inizio il nostro heavy-rock aveva forti venature ereditate dai ’70, poi col tempo le influenze thrash e power hanno cominciato ad emergere, ed hanno “colorato” il nostro stile. Altre due importanti tappe considero fondamentali per capire la nostra evoluzione. La prima riguarda la lingua dei nostri testi: i primi due cd ufficiali della band (Suggestioni, del 2000 e Contrasto, del 2002) erano in italiano, poi, alla ricerca di conferme oltre ai confini nazionali, siamo passati all’inglese. La seconda tappa è stata, nel 2003, l’avvicendamento alla batteria di Paolo Colazzo al posto di Luca A. Rizzello, che ha apportato elementi nuovi al nostro groove.

 

Come è nato invece il nome della band?
-Il nome è stato scelto perché è altisonante, e noi abbiamo sempre creduto che lavorare per la band portasse a qualcosa di molto significativo… sia per noi musicisti, sia per quello che poteva rappresentare la nostra musica. Nasconde poi un po’ del nostro modo di concepire la musica: dritti all’obiettivo, senza fronzoli e costruzioni superflue!

 

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?
-I nostri testi hanno argomenti molto vari, ma ci teniamo a dare dei significati e dei contenuti alla musica che suoniamo. Ci piace portare nei testi delle figure umane particolari (es. in “Deep into your eyes” o “Flying Acrobats”), o descrivere il mondo del rock ‘n’ roll -quello vero e vissuto, non quello patinato- (come in “Rock ‘n’ roll Blood”), ma argomenti che ho molto a cuore sono anche lo strapotere dei mass media e il risveglio delle nostre coscienze e l’attenzione verso un mondo ecologicamente sull’orlo del collasso (“Dance of liars”, “Universe in a box”, “Edge of collapsed world”).

 

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?
-La nostra musica è un heavy metal con radici molto profonde nell’hard rock degli anni ’70 e nel rock classico in genere, e questo secondo me può essere un elemento di forza… poi, spero che gli ascoltatori apprezzino le nostre scelte stilistiche mirate alla costruzione di canzoni, senza eccessi di virtuosismi e overdub. E poi, ci tengo a sottolineare come molti dei nostri sforzi i fase di composizione si siano concentrati alla efficacia e alla espressività di riff, parti strumentali e al’originalità delle linee melodiche… sono sicuro che molti ascoltatori apprezzeranno.

 

Come nasce un vostro pezzo?
-Generalmente sviluppo delle idee che sottopongo all’attenzione di Alex e Paolo… ognuno poi sviluppa degli aspetti e delle soluzioni, che saranno poi valutate direttamente in sala prove… un approccio molto classico, direi!

 

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?
-Di certo, è “Devil’s breath”… anzi se posso, ne approfitterei per invitare i lettori a vedere il video su Youtube… un pezzo che davvero racchiude l’”essenza” dell’album, eh eh!

 

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?
-Il discorso si fa complesso, perché come dicevo prima, non è facile ricondurre la nostra musica a un unico filone stilistico… semplificando potrei dire che attingiamo in parte da un filone hard rock anni ’70 (Deep Purple, Thin Lizzy, Rainbow), in parte dal metal degli ’80 (Van Halen, Riot…) e in parte da thrash band come Megadeth, Metallica e Annihilator…

 

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?
-La promozione del cd è partita da due tre mesi, e i riscontro della stampa nazionale ed estera, non è mai stato così esplosivo… Riceviamo mail da molte nazioni del mondo, da parte di appassionati, radio e fanzine… La parte più difficile è l’organizzazione dei live… non è facile pianificare con le risorse attualmente disponibili, specialmente a livello nazionale. Ma non ci scoraggiamo… seguite i nostri appuntamenti live sul nostro sito ufficiale www.essenzamanagement.com e sulla pagina di facebook!

 

E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?
-Abbiamo un paio di video promozionali disponibili sul sito e su youtube, e di sicuro ne gireremo degli altri…, e nonostante ci piacerebbe dare un’immagine al pubblico di quello che sono i nostri live (sede nella quale ci sentiamo più a nostro agio), per adesso non abbiamo in programma di riprenderne uno integralmente…

 

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?
-La scena italiana risente troppo delle mode e fa fatica a trovare i canali giusti per esprimere appieno il proprio potenziale… parlo di etichette, organizzatori di concerti, gestori di locali, radio… Spero il futuro riservi una attenzione maggiore alla scena underground!

 

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?
-Posso affermare che ci è stato di grande aiuto. Credo che se utilizzati bene, i canali come myspace, youtube possano dare una mano agli artisti che vogliono farsi conoscere. Importante non confondere questi canali con la realtà, si rischia di rimanere scottati!

 

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?
-Lo stile che abbiamo coniato coi tanti anni di attività live e in studio ci hanno anche permesso di trovare, all’interno della nostra musica, il modo migliore per evidenziare le nostre caratteristiche di musicisti… In generale, credo che l’heavy metal, se suonato bene, offra grande libertà e possibilità di espressione a qualsiasi tipo di musicista.

 

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?
-L’elenco sarebbe lunghissimo… nutro una grande ammirazione per centinaia di artisti hard rock e metal… e davvero non saprei scegliere… da ognuno di loro avrei qualcosa che mi piacerebbe imparare!

 

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?
-Innanzitutto ringrazio te e il blog Informazione Metal per averci dato l’opportunità di far sentire la nostra voce… l’invito ai lettori è quello di ascoltare la nostra musica su internet, e magari di acquistare il cd (a prezzo speciale sul nostro sito), sostenendo l’attività delle etichette indipendenti che credono nelle realtà poco conosciute e non commerciali!

Informazione Metal

(November 2009)
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Partita nel lontano 1993 l’attività dei salentini Essenza è proseguita ininterrottamente sino ad oggi, passando attraverso festival, raduni, concorsi, demos e tre full lenght di cui i primi due in lingua italiana, Suggestioni (2000) e Contrasto (2002). Quest’ultimo Delvil’s Breath concretizza l’evoluzione subita nel corso degli anni dal gruppo che ha indurito i propri suoni passando da un hard rock a base di influenze purpleiane ad un metal comunque legato alla tradizione tra seventies (Black Sabbath) ed eighties (nwobhm) per quanto riguarda il lato compositivo delle canzoni, poggiate però su un’infrastruttura musicale vicina ai Megadeth sia nelle poderose ritmiche, sia nell’interpretazione vocale. In effetti, a parte le vocals uno dei motivi principali di questa mutazione è sicuramente l’ingresso dell’ultimo arrivato Paolo Colazzo alla batteria, che va ad affiancare i fratelli Carlo (voce, chitarra) ed Alessandro (basso) Rizzello da sempre nella band, autore di un drumming moderno, speed oriented e niente affatto banale. Il lavoro è ben suonato e ben registrato (negli studi della band stessa) con i musicisti che mettono in mostra le loro capacità tecniche in maniera misurata, senza mai strafare [...].
Attirano l’attenzione la title track (con tanto di video in rotazione su Rock TV), la groovy Deep Into Your Eyes e Fighting The Wind con leggere venature epic. Detto della gradevole confezione digipack che avvolge il dischetto ottico, è veramente strano che la band sia dovuta ricorrere all’attenzione di una label olandese (visto certi obrobri che escono per etichette nostrane) per pubblicare un lavoro senza dubbio discreto.
(Salvatore Mazzarella 7/10)

Metalliville

(UK, October 2009)
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New wave of Italian Heavy Metal is an expression im going to have to get used to soon - there’s plenty of it creeping up at the moment.
With a sound not dissimilar to its UK counterpart, Essenza are a pretty instant hitter for anyone who likes it done the old fashioned way and for 36 minutes theres little room for disappointment from these guys. Pushing the classy basic styles of Tygers of Pan Tang, Jag Panzer, and Onslaught into the same tube as the commercial thrash elements of Anthrax and Overkill, the trio do everything to please an ever-yearning 45 year old metal head.. and maybe one particular 32 year young one as well along the way.
‘Devil’s Breath’ is a bluesy stoner metal groover and sets the tone high and ‘Universe In A Box’ cranks things up with an aggressive triplet-oriented speed metal guitar rhythm from frontman Carlo G Rizello and a good break of bends follows later on in the tune. The Maiden influences are meanwhile given away single-handedly by ‘Dance of Liars’ - that epic solo is drenched in the essence - and for that reason itself is one of the most essential of their live set entries today.
All the pieces in the right place for the right amount of time, those seeking experimentalism may be an unlikely audience to this with only the grungy feel of ‘Deep Into Your Eyes’ and ’Fighting The Wind’ deviating from the otherwise pure approach to traditional metal but if you’re prepared to put your elitist attitudes aside for a moment, you’ll be enjoying a tasty slither of metal nostalgia here. The vocals seem a bit strained on occasions but out of all the bands who passed through the NWOBHM fraternity, naming one whose didn’t takes some time, so it is not something I’d class as an overall dent in this outfits proverbial metal plate-age either.
Enjoyable stuff.
(Dave Attrill, 8/10)

MetalItalia

(November 2009)
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A due anni da “Dance Of Liars”, demo di tre brani recensita con buoni voti proprio dal sottoscritto, gli Essenza sfornano il loro terzo full length, un altro passo che il trio di Lecce compie su un cammino musicale sempre meno rock e sempre più metal. “Devil's Breath” è infatti un lavoro che conserva le influenze hard rock di Deep Purple e Van Halen, da sempre nel DNA della band, e una certa dose di melodie, ma si avvicina maggiormente al metal classico d'ispirazione soprattutto Black Sabbath, con qualche influenza dei Megadeth per quanto riguarda alcune linee vocali. L'unione tra il background hard rock e quello più metal è evidente in primis nella riflessiva “Deep Into Your Eyes”, anche in questo caso come nella precedente demo il brano più interessante del disco grazie al suo riff portante cadenzato e molto groovy, caratteristiche proprie anche di “Edge Of A Collapsed World”, mid tempo dall'incedere piuttosto monolitico e pesante. Più classicamente heavy invece la titletrack e “Dance Of Liars”, quest'ultima anche con un guitar work taglio maggiormente melodico e orecchiabile rispetto alla media dei brani presenti sul disco. La prestazione strumentale è decisamente buona sia per quanto riguarda il lavoro ispirato e vario svolto dalla sezione ritmica prevalemtemente su tempi medi, che per quanto concerne i riff in più occasioni piuttosto cupi e gli assoli al contrario ricchi di melodie.

DSD Magazine

(UK, November 2009)
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It’s not often that I would use this sentence, but Italy has just produced the new Rush.


Essenza are a prog-metal three piece and have released an album that could have been an undiscovered gem from 1976 that could have easily only had 200 copies printed. Twenty three years later the band are buying the remaining few off ebay to increase the value and maintain the mystique of the band.
On initial listens I could only hear Carlo Rizzello’s Italio-Anglo singing (think Accept and Scorpions with some Electric Eel Shock), but after a closer inspection songs like the title track “Devils Breath” and closer ”Flying Acrobats” really shine through musically.
Essenza are in the wrong decade, twenty years earlier these guys would be a secret spoken about in hushed tones between Malcolm Dome and Lemmy. Whilst they do hark back to a golden age of early Judas Priest, Deep Purple the aforementioned Rush, these guys shouldn’t be written off as retro copyists, but unashamedly brilliant.
“Playing not for money, playing not for fame, Rock ‘n Roll blood is running in his VEEEIIINNNNSSS!”


Awesome.
(Simon Williams, 8/10)

Fireworks n.38, pag. 105

(UK, November 2009)
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interview by Nicky Baldrian

Keeping in with the Italian scene we find rockers ESSENZA who have just released their new platter ‘Devil’s Breath’ and it’s great. I chatted with the voice and guitarist of the band, Carlo G. Rizzello. Carlo began to play and study music when he was a child along with his brother and bass player Alessandro.
‘I’ve developed a strong interest for hard rock and heavy metal and decided to make a band with my brother, and we started to play our music in rock-clubs of South Italy and gained a healthy following of fans.’ Essenza is an Italian heavy-rock trio, born sixteen years ago. ‘In the early period our music was influenced by rockblues, hard rock of ‘70 and Italian progressive-rock style. We recorded two demo CDs and two self-produced CDs (‘Suggestioni’ and ‘Contrasto’) before 2003. Both contained hard rock songs with Italian lyrics. The Italian lyrics were an experiment and fortunately we obtained a good assessment by specialised press and local fans. In 2003, Luca, my youngest brother who played drums since 1993, left the band and was replaced by Paolo Colazzo, our current drummer. Spontaneously, we increased the heaviness of our music and we developed a hard-rock groove strongly influenced by thrash and power metal, but characterized by a rock ‘n’ roll attitude! The EP ‘Dance of liars’, released in 2007, showed the new face of the band and contained English lyrics for the first time. The surprisingly good reactions related to the EP release prompted us to complete the work started with ‘Dance of Liars’, and in 2009 we have recorded and published ‘Devil’s Breath’, which totally represents the band, characterized by an exciting balance between power and melody.’
Devil’s Breath’ is the heaviest Essenza album yet. It contains eight tracks in which technicisms groove and solos are totally in the service of songs. ‘We have paid attention to create good riffs that, in my opinion, are the true skeleton of hard rock songs and we have tried to compose unexpected vocal melodies. In lyrics, we have put some of our personal feelings, fears... In some cases I’ve tried to describe my critical view of governments, religious heads, mass media power.’
It was recorded and mixed at Alessandro’s recording studio, the ‘Essenza studio’, in a very small town of the South Italy, in the province of Lecce, Apulia. ‘He’s an excellent sound engineer, and he’s responsible of the customization of all Essenza’s equipment. The album is produced by the independent label BigMud Records (Netherlands), which have an active Italian branch, who also suggested the CD cover design of Mirko Zonca. The label allowed us to prepare the album without time, style, and sound limitations! That’s perfect to create a pure heavy CD!.’
As in the studio recordings, the band during the live shows triyng to create a pure and massive hard rock sound, without electronic and digital effects or pre-recorded tracks. ‘My real intention is to make shows in which the audience feel like they’re on the stage, virtually near to the musicians. At the moment we are extremely satisfied by the public involvement, that sings with us old and the newest Essenza’s songs.’ The band are currently busy promoting the CD as well as organizing an Italian mini-tour, through rock clubs, radio stations and metal festivals, but in the future we hope to reach all world corners!

Italian Metal

(November 2009)
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intervista a cura di S. Leone


Abbiamo avuto l’onore d’intervistare sulle pagine di ItalianMetal personaggi che hanno fatto e continuano a fare la storia del metallo italico. Oggi invece intervistiamo un gruppo che da 16 anni battaglia nell’underground pugliese e che finalmente con la pubblicazione dell’album 'Devil’s Breath' è riuscito a farsi notare sulla ribalta nazionale e non solo. Quindi la mission di ItalianMetal si sposta per oggi con questa intervista agli Essenza, un gruppo che non ha (ancora) fatto la storia del metal italico, ma che promette benissimo e che spero possano tenere, ben presto, in alto il vessillo metallico italiano.

Un caloroso benvenuto sulle pagine di ItalianMetal agli Essenza. Come si è soliti fare in queste interviste ripercorriamo le origini musicali dei nostri ospiti. Come e quando avete cominciato ad avvicinarvi alla musica e ai vostri rispettivi strumenti? Quali sono state le vostre prime esperienze musicali?

Io (Carlo, chitarra e voce) e mio fratello Alessandro (al basso) ci siamo avvicinati ai nostri strumenti incuriositi dalla passione per la musica dei nostri genitori, che fin da piccoli ci hanno permesso di studiare e praticare musica. A dire la verità, da piccolo io ho studiato pianoforte, mentre Alessandro ha cominciato con la chitarra classica... abbiamo cominciato a destreggiarci con gli strumenti elettrici durante la nostra adolescenza. Anche per Paolo (Colazzo, alla batteria) posso dire la stessa cosa, in casa sua ha sempre respirato musica e ha cominciato ad esibirsi come polistrumentista in tenera età!


Nel 1993 i tre fratelli Rizzello (Carlo, Alessandro e Luca) creano gli Essenza, una delle più longeve (forse la più longeva) realtà della musica rock salentina. Il vostro sound delle origini era molto differente da quello odierno: quali erano i propositi iniziali del gruppo e quali erano le fonti d’ispirazione dei fratelli Rizzello? E’ difficile condividere un gruppo con i propri fratelli? Come mai avete scelto il monicker Essenza, ha un significato particolare?
Effettivamente, il primo batterista della band era Luca, nostro fratello minore... Musicalmente abbiamo sempre avuto, tutti e tre, molta sintonia, pur con inclinazioni e punti di vista diversi. Ma trovare accordi non è mai stato troppo difficile, ci fidiamo a sufficienza l’uno dell’altro! Gli Essenza nacquero per suonare musica rock originale, ma in modo molto naturale e poco "programmato", per dare spazio alla nostra creatività, e naturalmente per divertimento. Essenza è il nome che scelsi insieme ad alcuni amici che collaboravano con la band all’inizio. Ci piaceva perché, oltre al bel suono, cela qualcosa di profondo... esattamente quello che volevamo diventasse il nostro progetto musicale, qualcosa dai connotati molto forti.


Nel 2002 auto-producete 'Contrasto', un album a cavallo fra il rock melodico degli esordi, l’hard-rock settantiano e qualche puntata più heavy-metal... Come mai decideste questo cambio stilistico?
Ai nostri esordi ci piaceva che la nostra proposta avesse le sfumature dei tanti stili e le tante influenze che avevamo. Col tempo abbiamo fatto emergere spontaneamente il lato di noi che più ci caratterizzava. E questo percorso ci ha condotti attraverso l’hard rock e l’attuale venatura thrash-powered che ci identifica.


'Contrasto' vede per l’ultima volta dietro le pelli Luca che verrà poi sostituito dall’attuale drummer Paolo Colazzo. Con la nuova line-up pubblicate l’EP 'Dance of Liars' nonché l’album 'Devil’s Breath', da poco uscito. Con queste produzioni gli Essenza evolvono nuovamente, proponete un heavy-metal molto aggressivo che abbandona definitivamente il cantato italiano. Quali sono i motivi di questa ennesima trasformazione musicale? Quali sono le differenze musicali fra i due batteristi? Perché dopo anni di testi scritti in italiano avete scelto di cantare in inglese?
Più che di trasformazione musicale, mi piace parlare di evoluzione... perché i veri motivi che ci hanno portato a delineare l’attuale groove e l’attuale stile derivano semplicemente da un lungo percorso fatto di live, sala prove ed esperienze musicali e personali parallele. Una ricerca verso un sound "proprio", che viene direttamente dal nostro sistema cuore-cervello, senza filtri! Paolo è un batterista che porta con sé un enorme bagaglio tecnico e una grande voglia di esprimere al massimo il suo potenziale devastante. Negli Essenza ha raggiunto una grande alchimia con me e Alessandro, tanto da ricoprire un ruolo da co-protagonista nel nostro tessuto musicale, alla pari degli altri strumenti. Luca è un batterista con gusto e musicalità, con un’anima rock molto pura. Il suo talento è grande... condivide con Paolo una predisposizione naturale a suonare senza difficoltà qualsiasi strumento!


Passiamo ad un'altra svolta, quella del passaggio dalle auto-produzioni degli esordi all’approdo con l’olandese BigMud. Cosa è cambiato nel vostro modo di lavorare e come siete riusciti ad approdare alla BigMud?
Il contatto con la BigMud è avvenuto dopo la pubblicazione dell’EP 'Dance of Liars'. L’etichetta, che ha un attivissimo distaccamento a Milano, ci ha proposto la collaborazione e noi l’abbiamo accettata immediatamente, anche se in pratica avevamo già concluso l’accordo con un’altra etichetta estera. La possibilità di lavorare senza vincoli di tempo, stile e suoni ci ha attirato notevolmente. E questo ci ha concesso di lavorare con assoluta autonomia e calma.


Ho avuto modo di ascoltare ed apprezzare 'Devil's Breath', devo dire che è un album che ha incontrato il mio favore quasi da subito. Quali sono stati gli altri responsi di critica e di vendita in Italia e nel resto del mondo? La BigMud vi sta aiutando a farvi conoscere fuori dal suolo italico?
Il riscontro è stato positivissimo, la maggior parte dei recensori italiani ed esteri ci ha dedicato ampio spazio, e ci sono stati rivolti complimenti davvero lusinghieri! Qualche critica non è mancata, ma è giusto che sia così! Abbiamo avuto riscontri inaspettati da Brasile, Francia, Nord ed Est Europa... e speriamo che questo sia solo l’inizio. Per la prima volta nella nostra carriera abbiamo rilasciato interviste per importanti testate nazionali ed estere, come l’inglese Fireworks, o Rock Hard. Siamo sicuri che le vendite confermeranno questi entusiasmi.


A proposito di 'Devil’s Breath', come si è svolto il songwriting ed è mutato niente rispetto al passato? Per quanto riguarda i testi, invece, c’è un filo conduttore nelle tematiche trattate oppure lasciate libera ispirazione alla fantasia?
Il songwriting di 'Devil’s Breath' è partito da alcune idee che avevo elaborato nel tempo, e che avevo registrato in modo provvisorio sul mio PC. Al momento di dover sviluppare le canzoni, ho sottoposto le mie bozze ad Alessandro e Paolo, che ci hanno lavorato su con l’interpretazione, col loro stile, e suggerendo modifiche più o meno sostanziali della struttura iniziale dei brani. Rispetto al passato quella che è cambiata è solo la consapevolezza delle proprie idee, una maggiore sicurezza in se stessi in pratica! Per quanto riguarda i testi, trattano di argomenti vari, e non sono legati da un unico filo conduttore.


Riguardo alla vostra discografia, spesso è bene fare anche un po’ di autocritica se necessaria, per cui volevo sapere come valutate i vostri album (compresa l’ultima produzione)? C’è qualcosa che avreste cambiato di 'Devil’s Breath'?
Ascoltare le vecchie registrazioni a distanza di tempo permette delle valutazioni oggettive che non scaturiscono subito. Di certo sono affezionato a tutta la nostra produzione in italiano, ma oggi la interpreteremmo in chiave più heavy rispetto ad allora... E anche in 'Devil’s Breath', che considero il nostro cd migliore e più completo, cambierei dei piccoli dettagli... forse... Ma resta il fatto che il risultato generale ci soddisfa enormemente.


Voglio abbandonare per un attimo il tono serio della conversazione per scoprire un po’ di altarini familiari. Da sempre l’opera di mixaggio e registrazione dei vostri album viene curata da Alessandro negli studi di famiglia (gli ESSENZAstudio appunto). A questa domanda vorrei mi rispondesse solo Carlo: com’è tuo fratello come produttore? E’ esigente, ti picchia se sbagli o è accomodante vista la parentela?
Alessandro in studio diventa molto esigente, oltre che credere nella personalità dei suoni, cerca di dare coerenza alle canzoni in fase di registrazione, diventando anche molto severo (la parentela in queste fasi conta poco).... Sul missaggio io e Paolo coadiuviamo la sua attività, ma per noi rimane riferimento fidato e indiscusso.


Diametralmente opposta è la domanda che pongo ad Alessandro: com’è tuo fratello come "cliente"? Hai potere decisionale sul sound da impostare o sei costretto ad accontentarlo?
Mah... come cliente è abbastanza una testa dura, ma in fin dei conti non sempre questo è male. Ma sia sul sound che sulla stesura delle canzoni in generale, dopo un po’ di opera di convincimento, comincia a valutare... e qualche volta anche a seguire i consigli!


Ritorniamo seri e passiamo all’attività live… Sappiamo tutti come e quanto l’Italia si sia trovata e si trovi tuttora un infinità di gradini sotto alle grandi potenze rock-metal quali Usa, Inghilterra, Germania, Svezia e via discorrendo. Tacito è anche quanto tuttora il metal sia un genere estremamente di nicchia nel nostro paese. Forse però non tutti conoscono la situazione pugliese ed in particolare quella salentina, dove il metal è veramente una mosca bianca, ancora ai più sconosciuta, e sono ancora in pochi quelli come voi che cercano di suonare in modo professionale. Dopo questa lunga divagazione, volevo sapere da voi come è realmente l’underground salentino e quanto è difficile riuscire a suonare la propria musica? Oltre a voi, quali altri gruppi locali ritenete che possano essere all’altezza del salto nel panorama nazionale?
Di certo in questi nostri 16 anni di attività abbiamo visto una crescita dell’attenzione, in Puglia e nel Salento, per il metal e l’hard rock in generale. Ci sono delle realtà ben avviate (festival, locali, radio…) che prima non esistevano, e che stanno concorrendo a creare una rete tra i cultori (che in realtà non sono mai mancati) e gli artisti. Sono sicuro che il salto sia stato possibile grazie a internet ed ai canali simili, che hanno avvicinato gli appassionati del territorio ed hanno contribuito a far emergere l’underground artistico locale. Però c’è ancora tanto da fare... non sempre locali e gestori sono all’altezza della situazione (con qualche fortunata eccezione), e la scena è troppo frammentaria, per colpa della presunzione delle band e della pigrizia che contraddistingue un po’ tutti noi. Dobbiamo darci da fare, l’unione farà la forza. Di band valide in Puglia ce ne sono tante... i "Lonny Blaster" col loro rock ‘n’ roll stradaiolo mi piacciono molto, oltre a loro anche Perfect Picture, Mutala, Stonecutters, Godyva, Viper Venom...


Oltre alle già citate bands locali, quali sono gli altri gruppi italiani che apprezzate nell’ambito hard-rock/metal e non? Ti è capitato di assistere a concerti di bands metal italiane importanti, se si che giudizio ti sei fatto? E quali sono le vostre attuali preferenze musicali a livello internazionale?
Sono un amante della musica live, e ho avuto l’occasione di vedere molte hard rock/metal band italiane in azione. Extrema, Vision Divine e Pino Scotto mi hanno fatto una gran bella impressione, più che sui cd, ma anche Wine Spirit, Domine, Strana Officina... E se poi ti dovessi elencare dischi di band internazionali che nell’ultimissimo periodo mi hanno entusiasmato l’elenco sarebbe davvero lunghissimo... ci provo: 'Shogun' (Trivium), 'Folklore and superstitious' (Black Stone Cherry), 'The book of heavy metal' (Dream Evil), 'Endgame' (Megadeth), 'Scream, aim, fire' (Bullet for My Valentine), 'Move' (Freak Kitchen) etc etc...


Ho avuto modo di vedervi al concerto al Menhir Cafè di Sanarica il 2 Ottobre scorso e vi ho potuto apprezzare anche in sede live. Inoltre ho apprezzato enormemente la vostra umiltà e disponibilità a dialogare col pubblico. Come valutate la succitata serata, ed oltre a questo concerto, come sta procedendo la promozione dell’album? Siete contenti di come procedono le cose?
La promozione dell’album procede piuttosto bene, anche se le potenzialità del nostro apparato pubblicitario sono molto limitate. La cosa sorprendete ed estremamente piacevole per noi è stato il supporto gratuito ed entusiastico delle webzine, dei recensori, dei giornalisti della carte stampata e delle radio. Il concerto di Ottobre era davvero una piccola serata, ma una di quelle iniziative belle e coraggiose che ci piace sostenere per dare un segnale, per mostrare che ci siamo e che abbiamo voglia di farci sentire.


A proposito di concerti, vorrei chiedervi se ci sono stati episodi particolari o curiosi nelle vostre esperienze live? Qual è il vostro concerto che ricordate più piacevolmente?
Ne abbiamo viste di tutti i colori: batterie lanciate dal palco, gente rimasta chiusa nei bagni, improbabili impianti audio ed elettrici, capannoni da concerto sperduti nelle campagne, locali sotterranei da paura, pubblico ad alto tasso alcolico... e davvero tanto altro! Più inverosimile è stata la situazione, più piacevole ne è il ricordo!


So che l’ultimo album è uscito da pochissimo, ma vorrei sapere se avete già cominciato ad abbozzare qualche nuovo pezzo o se sapete già quali coordinate stilistiche vorreste che abbia? Vedremo gli Essenza in un ulteriore evoluzione darwiniana o pensate che quello di 'Devil’s Breath' sia il vostro sound definitivo?
Di idee ne abbiamo tante, ma ancora è presto per riorganizzarle! Non credo che ci sposteremo dal nostro stile di base, nel quale ci sentiamo estremamente a nostro agio... Di certo non torneremo indietro sui nostri passi, anzi se possibile, affonderemo ulteriormente sull’acceleratore...


Ci sono mai stati momenti di difficoltà in cui avete pensato di mandare a monte tutto?
L’idea di abbandonare tutto non ci è mai passata per la testa, certo qualche delusione l’abbiamo dovuta affrontare, ma siamo sempre ripartiti più carichi di prima... convinti che il meglio dovesse ancora arrivare!


Sazio delle risposte ricevute posso anche porre fine all’intervista. Lascio a voi Essenza la chiusura della chiacchierata per poter salutare i lettori di ItalianMetal. Rinnovo i miei complimenti per l’ultimo album e vi auguro un in bocca al lupo per tutti i vostri progetti futuri.
Simone, ti ringrazio ancora per la disponibilità e l’opportunità preziosa. Ne approfitto per invitare tutti i lettori a visitare il nostro sito ufficiale www.essenzamanagement.com, a vedere i nostri video ufficiali su youtube... e ad acquistare 'Devil’s breath'! Per noi, così come per tutte le produzioni indipendenti - specialmente se metal - è davvero importante il supporto di ognuno di voi!

Shapelesszine

(October, 2009)
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[...] "Devil's Breath", pubblicato dalla Bigmud Records, è l'ultimo lavoro in ordine di tempo del gruppo pugliese. E' contenuto in un bel digipack nero e scarlatto. All'interno della confezione ci sono tutte le informazioni relative alla registrazione, i contatti e la strumentazione del gruppo. Sullo sfondo, una bella foto del trio. Il CD è contenuto in una piccola custodia di carte. In pratica, la confezione del CD riproduce in piccolo quella dei classici vinili, per la gioia di tutti i nostalgici.
La formazione che ha inciso il CD vede Carlo G. Rizzello alla voce ed alla chitarra, Alessandro S. Rizzello al basso e Paolo Colazzo alla batteria.
Il disco parte con la title-track, che forse non è il miglior brano del lotto, ma che riesce comunque a coinvolgere l'ascoltatore. La registrazione, realizzata allo studio Essenza, è di qualità abbastanza buona: non stupefacente, ma comunque dinamica. La chitarra crea dei riff di discreta fattura, ben sorretti da una sezione ritmica potente e precisa. Le linee vocali sono molto belle, e "Devil's Breath" fa già capire di che pasta siano fatti i nostri. Stilisticamente, il loro heavy metal è legatissimo alla tradizione, la qual cosa è sicuramente una manna per tutti gli appassionati del genere. "Deep Into Your Eyes" è un'altra prova di carattere e di talento. Alle strofe intriganti seguono dei ritornelli trainati da una ritmica lenta ma poderosa. Carlo si dimostra molto creativo con la sua chitarra: per quanto mai innovativi, i suoi riff denotano sempre un buon gusto ed una forte antipatia verso la banalità. Dal punto di vista vocale, invece, l'artista non vuole mai strafare: strofe e ritornelli sono sempre equilibrati, e questo conferma la maturità dell'artista. Paolo è un batterista affidabile e ligio al suo dovere; il basso di Alessandro non si limita a svolgere il suo onesto lavoro di accompagnamento, ma contribuisce in maniera significativa all'arrangiamento.
"(Universe) In A Box" è una composizione di altissimo livello, spedita e vincente in ogni suo particolare. Heavy metal genuino, dai tratti power (nell'accezione che questo termine aveva negli anni '80), ricco di verve e decisamente trascinante. L'arrangiamento è perfetto, così come il riffing nervoso. Grande lavoro della chitarra, molto gradevole anche in sede di arrangiamento. Con "(Universe) In A Box", gli Essenza dimostrano di avere quella marcia in più che manca a tanti loro colleghi.
[...] "Edge Of Collapsed World" avanza ostinata mantenendosi su una velocità molto moderata, è in possesso di una certa oscurità, che crea una sensazione costante di minaccia. Non si tratta di un brano eccezionale, ma è valorizzato dal solito buon gusto degli Essenza in sede d'arrangiamento, e dalla bravura di Carlo (quante volte l'ho già scritto?) alla chitarra. Inoltre, le linee vocali sono, come di consueto, di facile presa e rimangono subito in testa.
[...] "Rock'n'Roll Blood" è invece una traccia semplice e cazzuta, da veri metallari. Equilibrata, sudata e sincera anche nel suo testo, è un inno per tutti coloro che suonano per il solo amore del rock'n'roll. Nonostante sia una canzone autobiografica, penso sia comunque dedicata ai cuori duri e puri che resistono ancora, coraggiosi, in questa società schifosa. Il ritornello entra subito in testa: molto piacevole. Solito grande lavoro solista della chitarra. Ecco, Carlo non è un virtuoso, e tecnicamente ci sono in giro migliaia di chitarristi più tecnici di lui. Ma Carlo ha delle idee ed una sua personalità, qualità che nemmeno trent'anni di esercizi possono insegnare. In realtà, sono convinto che per fare grandi cose bastino poche note, ma piazzate al punto giusto.
"Fighting The Wind", introdotta da alcune ottime battute strumentali, è una canzone severa e vagamente malinconica. Si avverte anche qualche lieve richiamo epico, dal punto di vista musicale. Alessandro si dà un gran da fare col suo basso, ma in generale tutto il trio dà prova di una tecnica sicura e notevole. Questa composizione, infatti, ha il suo punto di forza soprattutto nelle sezioni strumentali. L'album è chiuso da "Flying Acrobats". Cavalcata metal di prima qualità, è un brano capace di far ribollire il sangue nelle vene di ogni vero rocker. Canzone coinvolgente e schietta, conclude il CD nel migliore dei modi.
[...] Ecco, credo che chiunque ami l'heavy metal non potrà che gradire la proposta musicale degli Essenza. Ne sono certo. Perchè gli Essenza sono bravi, e l'esperienza accumulata in sedici anni si sente tutta. Però, a dispetto della lunga carriera, i musicisti mi sembrano ancora molto motivati e desiderosi di imparare, e di migliorarsi. Come si può non apprezzare tanta buona volontà? Gli anni passati nell'underground, non hanno scalfito un entusiasmo che traspare in ogni nota e che, nonostante si siano formati nel lontano 1993, mi fa pensare ad un gruppo ancora in evoluzione, e che con tutta probabilità darà il meglio di sè nei prossimi anni. D'altro canto, lo dicono loro stessi in una canzone come "Rock'n'Roll Blood": non vogliono suonare nè per soldi, nè per fama, ma per un puro, vero amore della musica, del palco, del pubblico.
Consiglio vivamente "Devil's Breath" a tutti gli amanti dell'heavyl metal. Un disco onesto, piacevole, e capace di intrattenere per tanti ascolti. Anzi, voglio ancora aggiungere una cosa. Da tempo ormai molti giovani stanno riscoprendo il metal italiano degli anni '80, ammirandolo al di là dei suoi meriti effettivi. Ed anche i vecchi marpioni che negli anni '80 hanno spalato merda sui gruppi nostrani, ora fanno i vecchi saggi proclamando ad ogni piè sospinto: "Io ci credevo, io li sostenevo...". Balle. Negli anni '80 sono stati ben pochi quelli che hanno sostenuto la scena italiana. E sono stati ben pochi i gruppi che avrebbero potuto ambire ad una fama internazionale. Non facciamo lo stesso errore con la scena heavy metal italiana odierna. Se tanti gruppi italiani degli anni '80 avessero suonato con la stessa voglia e lo stesso talento degli Essenza, anzichè piangere e pascersi del proprio provincialismo, ora avremmo molti più gruppi da rivalutare con ragione. Invece, sono certo che gli stessi che ora spenderebbero 40 euro per un vinile che fino a cinque anni fa marciva sulle bancarelle a 3 euro, si rifiuteranno di spendere il giusto per comprarsi "Devil's Breath" degli Essenza. Svegliatevi. Comprate e sostenete i gruppi quand'è il momento. Non dopo, quand'è troppo tardi. "Devil's Breath" è un bel pezzo di heavy metal. Se veramente amate il metal italiano, dimostratelo, dimostratelo ora, e date fiducia agli Essenza. Non serve a nulla rispolverare le mummie, e chiudere nei sarcofagi i gruppi vivi e vegeti. E' un paradosso, purtroppo troppo diffuso. Sostenete gli Essenza. Acquistate "Devil's Breath".
(Hellvis, 7/10)

Italian Metal

(October 2009)
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[...] "Vivo il contrasto passato, presente, futuro imminente" Sembra proprio che in "Contrasto" (dall’omonimo album del 2002) ci fosse scritto il destino del combo, precisamente un netto contrasto fra il passato ('Suggestioni', fortemente rock-oriented), presente ('Contrasto', l’approdo verso l’heavy-rock) e il futuro imminente ('Devil’s Breath').
'Devil’s Breath' segna una frattura epocale col passato della band, via la componente rock per dare spazio a un heavy-metal nervoso e a tratti prossimo allo speed. Un siffatto cambio di stile non poteva che essere accompagnato da testi in una lingua che si confacesse maggiormente ad una musica più consona al metal, l’inglese per l’appunto. Cambio di lingua che porta gli Essenza ad entrare nel rooster della Two Sided Moon di Nicky Baldrian per la promozione su tutto il territorio inglese.
Come accennato in precedenza, con l’album in questione il sound degli Essenza è andato ad irrobustirsi significativamente, ben poco è rimasto, infatti, dell’heavy-rock di qualche anno fa di 'Contrasto'. Evoluzione che non si è arrestata neanche al sound dell’EP 'Dance of Liars', dove era già in nuce la virata verso lidi propriamente heavy. L’anima darwiniana del gruppo la si evince in tutto il suo splendore con quest’album nel quale spiccano le bellissime "Devil’s Breath", "(Universe) in a Box" e "Rock ‘n’ Roll Blood", esempi della nuova proposta musicale del combo orientata verso un heavy-metal veloce contraddistinto da riff granitici che strizzano l’occhio a Megadeth e Metallica.
Degli otto brani presenti, vi sono anche le tre canzoni presenti nell’EP del 2007, che mostrano il gruppo nella fase intermedia della trasformazione musicale, ovvero ci troviamo di fronte ad un heavy più classicheggiante e non ancora esasperato dai toni speed [...]
La nuova veste musicale degli Essenza balza immediatamente all’orecchio con "Devil’s Breath" (con tanto di video in rotazione su Rock Tv), caratterizzata da un intro in stile 'Death Magnetic' che si articola in una cavalcata agli inferi in pieno NWOBHM style ma con piglio decisamente Megadeth (gli ultimi) nei riff grattati e nel modo di cantare. "(Universe) in a Box" è un'altra impressionante mazzata dietro al collo, Carlo libera tutta la potenza della sua Jackson in un continuo sferragliare con la maestosa sezione ritmica che innalza un muro sonoro invalicabile. In questo brano è palese come la new-entry Paolo abbia un suono più metallico, ma anche molto progressive, rispetto al suo predecessore che aveva uno stile propriamente hard-rock. Da segnalare sono anche le riuscitissime parti vocali, molto gradevoli e d’impatto.
"Let me tell you a story of a young southern boy, who left his sunny home to find new way to live..." L’autobiografica "Rock ‘n’ roll Blood" è la mia preferita, riff veloci, freschi e taglienti dal sentore punk (stile MD45 per intenderci) trovano la loro giusta collocazione su melodie vocali ottimamente calibrate, con un riuscitissimo ritornello, e su un tessuto ritmico variegato e corposo… "Playing not for money, Playing not for fame... Rock 'n' Roll blood is running in his veins".
Il disco alterna ai succitati tre pezzi di matrice "speed" anche composizioni più ragionate come "Edge of Collapsed World", dal rifferama ruvido e dal drumming corposo e complesso, e "Fighting the Wind" caratterizzata dal basso calcato e da un lavoro dietro le pelli più progressive oriented.
Le tre composizioni dell’EP 'Dance of Liars' sono la nevrotica "Deep into your Eyes" che alterna fraseggi alla "Cryptic Writings" ad altri alla Maiden, con stacchi vigorosi alla "One", e il classic heavy metal, cavalcato e serrato di "Dance of Liars" e "Flying Acrobats".
Sinceramente, conoscendo il precedente album ('Contrasto' - ndr), questo 'Devil’s Breath' mi ha spiazzato: gli Essenza sono notevolmente maturati e migliorati, la proposta musicale è convincente e più consona soprattutto alle corde vocali di Carlo che si trova completamente a suo agio su queste melodie più brutali. Non che i vecchi Essenza non fossero convincenti, risultavano però troppo ancorati agli stilemi dell’hard-rock classico e ad un cantato in italiano che frenava, a mio dire, la potenzialità del gruppo. Un album sorprendente che convince grazie ad una palata di architetture musicali potenti e veloci ma allo stesso tempo guarnite da ottime tessiture vocali.
(Simone Leone, voto 8.4/10)

Heavy Metal Time Machine

(USA, September 2009)
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This trio from Italy have been around since 1993. They went through some demos in the 90's and finally several albums this decade. The changed drummers a few years ago and just recently began to record their songs in English. That brings us up to the present and their most current release "Devil's Breath". The opener and title track had me thinking mid-paced Judas Priest only a bit crunchier. The rhythms are steady and direct, but the vocals are gritty. Just when I thought I had a handle on them they switch gears on "Deep into your eyes". The sound this time is reminiscent of early-mid 90's Megadeth, but not quite so basic. The rest of this album is similar to this sound. The major influences are Megadeth, Judas Priest, Black Sabbath and maybe even AC/DC. It's not just copycat here either because Essenza blend in some subtle yet effective progressive bursts. The results are that they have managed to put enough of themselves into the sound to really create an interesting and active blend of metal. The eight tracks presented here are mostly of the mid-tempo variety and that seems to suit the vocal style. They have a fine knack for raising the intensity at will, but still staying very much in control. Essenza have taken the ideas from 80's and 90's metal bands and put their own stamp on it. It's definitely an approach that they can continue to work on and grow with. Wish it could have been more than eight songs and the mix could have been slightly richer, but a very good effort for sure.
(Metal Mark)

Rock Hard (IT) n.80, pag. 104

(September 2009)
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"ORGOGLIO E DETERMINAZIONE" -Intervista agli Essenza- (di Michele Martini)

Hanno oltrepassato il traguardo dei tre lustri di carriera, ma non è certo venuta meno la voglia di affrontare nuove sfide e puntare a traguardi ancora più ambiziosi: parliamo degli Essenza, una delle più longeve realtà dell’underground nazionale.
Esordisce così Carlo Rizzello, chitarra e voce degli Essenza, appena tornati sulle scene con il nuovo lavoro “Devil’s Breath”:

Sedici anni di attività sono tanti: la cosa che mi rende più orgoglioso è che in questo lungo periodo abbiamo affrontato un percorso artistico sempre in crescita, nel corso del quale abbiamo maturato la consapevolezza delle nostre scelte stilistiche. E’vero, non abbiamo conosciuto il grande successo commerciale, ma il carattere della nostra band ne è uscito forte e delineato.

Il vostro stile si richiama alla scena metallica degli anni Ottanta: cosa significa per voi andare alla riscoperta di sonorità così gloriose?
Il metal degli anni 80 è parte predominante del nostro background: nel momento in cui si crea musica senza alcuna pressione e senza badare alle mode, le influenze che hanno segnato un particolare percorso musicale emergono naturalmente, e così è stato per noi. Quello che proponiamo è un connubio tra melodia e strutture musicali riconducibili al thrash ed al power metal, e guardare avanti affondando le nostre radici in quanto di buono ci è stato regalato dalle grandi band del passato ci è sempre sembrata la cosa migliore da fare.

E’ solo di recente che avete deciso di cantare completamente in lingua inglese: qual è la motivazione di tale scelta?
Agli esordi, il nostro suono era molto influenzato dall’hard rock dei Seventies, e l’idea di cantare in italiano, oltre che essere una scelta del tutto naturale, ci permetteva di sperimentare una combinazione non priva di fascino ed originalità. Suggestioni e Contrasto, i nostri primi due cd ufficiali, sono stati accolti molto favorevolmente da critica e ascoltatori, ma con il progressivo spostamento verso uno stile musicale vicino all’heavy metal più sanguigno ci siamo decisi ad utilizzare l’inglese. Sono convinto che si sposi meglio con il nuovo indirizzo della band e, inoltre, così facendo speriamo di raggiungere un pubblico più ampio.

Cos’è mancato alla band per compiere il definitivo salto di qualità?
Ci piacerebbe saperlo! Scherzi a parte, ci sentiamo penalizzati dalla mancanza di una promozione sistematica e massiccia della nostra attività: crediamo di avere molto da dire e siamo sicuri che in tanti potrebbero apprezzare la nostra musica. Finora ci siamo dovuti affidare quasi esclusivamente ai nostri mezzi e all’attenzione della stampa più sensibile alla dimensione underground. Ora abbiamo il supporto di una piccola etichetta indipendente, ma in futuro contiamo di fare molto di più.

True Metal

(September 2009)
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Dalle calde ed arse secche salentine si erge prepotentemente un ruggito, anzi no ancora peggio, si staglia sulle nostre teste il malvagio respiro del Re degli Inferi. Un respiro carico di rabbia e furore che sprigiona tutta la sua voglia di emergere dall’opprimente sottosuolo (l’underground appunto) e travolgere i dannati ascoltatori di questa malefica musica. Caldo quel sospiro che inonda l’aere di un sound sostenuto ed elettrizzante, malato e trascinante heavy metal d’impatto che colpisce rapido come un dardo nelle orecchie.
Gli Essenza, trio salentino composto dai fratelli Rizzello, nascono nel 1993 e si fanno conoscere sul territorio locale proponendo una miscela di hard-rock settantiano e heavy metal anglosassone, il tutto amalgamato da una spruzzata di rock melodico e di testi rigorosamente in italiano. Dal 1996 al 2003 compongono: 2 demo (raccolti successivamente nell’album Suggestioni), un album Contrasto e 2 canzoni per le compilation Kick Volume 1 e Assalto all’Arma Bianca. Dopo questo lungo periodo di composizioni di stampo heavy rock in lingua italiana e l’abbandono del Rizzello batterista (sostituito da Paolo Colazzo), il gruppo abbandona le velleità più tipicamente rockeggianti e la lingua natia, e prima con l’EP promozionale del 2007 Dance of Liars (destinato principalmente alle etichette e alla stampa specializzata) e poi con Devil’s Breath (contenente le 3 tracce di Dance…) abbraccia la musicale lingua d’Albione, nonché sposta il baricentro musicale verso un heavy metal roccioso e tagliente. L’EP promozionale porta i frutti sperati e dopo anni di auto-produzione gli Essenza siglano l’atteso contratto discografico con l’olandese BigMud Records.
Come già detto in precedenza, l’album è composto da 3 canzoni risalenti all’EP del 2007 e 5 inediti. Appare netta la distinzione stilistica fra i 2 lotti, i nuovi pezzi sono dotati di maggiore vigore e furia che avvicinano la proposta del gruppo a un heavy metal dai tratti fortemente speed, quelli risalenti all’EP sono, invece, più legati all’HM classico.
Degli inediti certamente spiccano le intriganti Devil’s Breath, (Universe) In a Box e Rock‘N’Roll Blood, che meritano un’ampia descrizione.
I “nuovi” Essenza sprigionano tutto il loro potenziale con la title-track (il video è in rotazione su Rock Tv), contraddistinta da un intro in stile Death Magnetic che evolve in una traccia sputa veleno dal fare battagliero legato alla NWOBHM ma con piglio fortemente Megadeth (gli ultimi) nei riff e nel modo di cantare. (Universe) In a Box è un'altra sciabolata chitarristica, affonda il colpo a viso scoperto sapendo di avere le spalle al sicuro grazie allo scudo della maestosa sezione ritmica che innalza un muro sonoro invalicabile.
Terremoto strumentale con refrain vincenti e melodici, ha tutto ciò che possa piacere all’ascoltatore. Rock‘N’Roll Blood è il pezzo più riuscito del lotto: riff veloci, freschi e taglienti dal sentore Punk (stile MD45 per intenderci) trovano la loro giusta collocazione su melodie vocali ottimamente calibrate, con un riuscito ritornello, e su un tessuto ritmico variegato e corposo.
Non solo saette e fulmini in quest’album, però. In quest’ottica trovano posto anche le più ragionate Edge Of Collapsed World - dai riff grattati e da un lavoro dietro le pelli corposo -, e Fighting The Wind, canzone contraddistinta da un’ottima sezione ritmica con drumming più progressive oriented e basso calcato. Le 3 canzoni dell’EP Dance of Liars sono: la vibrante Deep Into Your Eyes che azzarda alternando fraseggi alla “Cryptic Writings meets Iron Maiden" con stacchi alla “One”, e l’heavy classicheggiante, grattato e serrato dell’accoppiata Dance of Liars/Flying Acrobats.
Allo sciogliere della neve, come si suol dire, rimane un album roccioso ma allo stesso tempo velocissimo, il quale mette in evidenza le qualità tecniche del combo che non si fa mancare certo uno spiccato gusto per la melodia. Nonostante l’approdo alla BigMud, gli Essenza continuano a registrare negli studi di famiglia e tutta la produzione viene affidata al bassista Alessandro, che dimostra di sapersi destreggiare ottimamente anche in sala di registrazione. Album consigliato agli amanti del sano HM fresco, diretto e dirompente.
(Simone Leone)

Italia di Metallo

(August 2009)
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Gli Essenza non sono certo nuovi nel panorama italiano: questo terzetto di Lecce mosse infatti i suoi primi passi nell'ormai lontano 1993, riuscendo a rilasciare negli anni successivi due demo, due full-lenght ed un ep, oltre che un live, ed evolvendo progressivamente la propria proposta. “Devil's Breath”, terza uscita sulla lunga distanza, risulta pertanto il prodotto di una band ormai matura e ben affiatata. I tre pezzi dell'ep “Dance of Liars” sono qui affiancati da cinque inediti, che rendono questo lavoro gustoso anche per chi avesse già fatto propria l'uscita precedente.
Le tracce sono piuttosto omogenee e coerenti, legate da una vena melodica di fondo che discende direttamente dai maestri dell'hard rock; non mancano comunque i momenti tinti da una venatura più heavy, in grado di dare maggior dinamicità al prodotto. Fin dall'inizio l'ascolto si prospetta interessante.
Le danze si aprono con la title-track “Devil's Breath”, song piuttosto dura e rocciosa che assolve molto bene i suoi due compiti fondamentali: scaldare gli animi degli ascoltatori e riassumere le caratteristiche principali della band. Un pezzo breve ma incisivo insomma, che fa ben sperare riguardo al contenuto del disco.
“Dance of Liars”, pur non essendo un inedito, è uno dei pezzi meglio elaborati, grazie anche alle caratteristiche camaleontiche del gruppo, in grado di spaziare tra momenti più duri e 'metallici' e parti in cui la melodia regna sovrana, come negli assoli posti quasi in chiusura.
“Rock'n'roll Blood”, come ci si evince dal titolo, assume un sapore scatenato molto rock'n'roll, con riff e linee vocali molto semplici ed incisivi che riescono a dare un'ottima dinamicità al brano.
La chiusura è affidata a “Flying Acrobats”, brano che intraprende una direzione leggermente diversa dai precedenti quasi a voler comunicare che in futuro gli Essenza potrebbero riservarci altre sorprese. Questa song ci conduce delicatamente alla conclusione, facendoci guidare da un ottimo assolo e invogliandoci a riascoltare il cd.
Tra i punti di forza degli Essenza vi è senza dubbio il gusto per la melodia, espresso al meglio specialmente all'interno dei vari assoli e dei giochi di chitarra. Una nota di merito va anche alla produzione, che dona un ruolo importante al basso, strumento troppo spesso snobbato in un genere dominato dallo strapotere delle chitarre.
Per i fan dell'hard rock, questo disco è quasi un ascolto obbligato: non è necessario cercare realtà estere per rimanere soddisfatti dei propri acquisti
(Francesco S.; Voto: 8/10)

Entrate Parallele

(August 2009)
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Sono già passati due anni da quando gli Essenza fecero capolino per la prima volta su queste pagine con l’EP “Dance Of Liars”, un tre pezzi che ci aveva strappato elogi ed applausi e che per il combo pugliese segnava il passaggio dai testi in linguamadre a quelli in inglese. Ora la band dei fratelli Rizzello - attiva dal 1993 e giunta alla settima uscita tra full lenght, demo, live ed EP - torna alla carica con il nuovo “Devil’s Breath”, disco che consolida tutte le belle parole spese nei loro confronti. Pubblicato dall’etichetta indipendente Bigmud Records, in “Devil’s Breath” convergono i tre pezzi contenuti nel demo precedente e cinque nuovi brani, tutti all’insegna di un robusto heavy metal che si muove sulle classiche coordinate del genere: la passione e la devozione dei Nostri alla causa del metallo più puro unitamente ad una qualità di songwriting davvero notevole danno vita ad un album magnetico e coinvolgente, molto piacevole e, soprattutto, spontaneo. Una produzione ruvida al punto giusto aggiunge altro calore all’atmosfera generale del disco, da cui spiccano grandi brani come la potente “Devil’s Breath”, le taglienti “(Universe) In A Box” ed “Edge Of Collapsed World” e l’adrenalinica “Rock ‘N’ Roll Blood”, pezzo quest’ultimo dotato di un ritornello micidiale, mentre tra le canzoni più datate vanno citate “Deep Into Your Eyes” e “Dance Of Liars”. Nelle vene degli Essenza c’è solo “Rock ‘N’ Roll Blood” e i risultati si sentono eccome: grazie a questo azzeccato “Devil’s Breath”, la band si conferma di ottima caratura sotto ogni aspetto!

Segnatevi il nome Essenza, vanno assolutamente supportati!
(Avalon; Voto 7.5/10)

Metal Empire

(July 2009)
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-intervista-
Salve e grazie per aver accettato di rispondere alle nostre domande!
Siamo noi a ringraziare te per l’opportunità!
Iniziamo con una veloce biografia della band.
La nostra è una lunga storia, nel vero senso della parola. La nostra attività è partita nel 1993, quando abbiamo cominciato a suonare nei rock club e nei festival del Sud Italia. Il nucleo della band è sin dall’inizio stato costituito da me (Carlo, voce e chitarra) e da mio fratello Alex (basso). La nostra musica all’inizio era molto influenzata dall’hard rock degli anni 70… Successivamente abbiamo indurito il sound e fatto emergere delle influenze heavy metal molto nette. Due grossi cambiamenti hanno contraddistinto i nostri 16 anni di attività ininterrotta: la sostituzione di Luca, alla batteria, con Paolo, nel 2003, e il passaggio dai testi in Italiano degli esordi all’inglese degli ultimi anni. In questo frattempo gli eventi live e mediatici sono stati tantissimi, e le nostre produzioni contemplano due demo (Essenza e Algoritmo, rispettivamente del 1996 e del 1998), i cd autoprodotti “Suggestione” e “Contrasto” (2000 e 2002), il live “XII Anniversary live”, l’EP “Dance of Liars” (2007) e l’ultimissimo “devil’s breath” (2009) su etichetta BigMud.


Quali sono le bands che maggiormente hanno influenzato il vostro sound?
Il nostro sound ha influenze molto variegate, perché tanti sono i nostri “ascolti”. Semplificando un po’ le cose, di sicuro posso dire che abbiamo i piedi in quello stile classic-heavy di Black Sabbath ed Ac/Dc, ma le nostre costruzioni musicali attingono anche al thrash di Megadeth e Annihilator, al power di Gamma Ray ed Helloween ed al rock ‘n’ roll di Rainbow, Whitesnake e Motorhead!


Volete parlarci della vostra ultima fatica? Come sono stati i riscontri sinora?
Il nostro ultimo cd, “devil’s breath” è stato pubblicato nel maggio 2009 dall’etichetta olandese “BigMud Records”. E’ lo specchio di quello che gli ESSENZA sono diventati con la loro lunga gavetta. Ci siamo concentrati all’ottenimento di song possenti e convincenti, che non mancassero di melodia, ma con forti venature heavy nei riff e nei passaggi strumentali. Il cd è composto da otto brani, ognuno dei quali, secondo noi, doveva essere contraddistinto da una forte originalità, in modo che nessuno potesse essere scontato. I riscontri sono stati finora molto positivi, siamo alla secona ristampa del cd che sembra destare molta curiosità nel Nord Europe e nell’America Latina. Il video promozionale “devil’s breath”, che vi invito a vedere su youtube, sarà trasmesso, inaspettatamente, su Rock Tv. Infine, quello che davvero ci fa piacere, è trovare il supporto della stampa specializzata “non patinata”, quella vera, come voi per intenderci, che ci da la vera spinta a fare meglio e di più. Come succede per i fans.


Come nasce un vostro pezzo?
Generalmente sono io, Carlo, che elaboro delle idee e le porto in sala prove. Sulla base della mia idea Alex e Paolo elaborano le loro parti e contribuiscono in modo fondamentale alla costruzione degli intrecci strumentali e alla riuscita generale del brano. Dei testi, invece, mi occupo io quasi totalmente.


Di cosa trattano i vostri testi? Sono in qualche modo collegati fra loro?
I temi che trattiamo sono molto vari. La title-track richiama il “devil’s breath”, un distruttivo diabolico respiro in grado di vendicare soprusi e ingiustizie della vita quotidiana… “Deep into your eyes” descrive la figura misteriosa e magica di una ragazza con il dono di vedere nel futuro. “(Universe) in a box” è un monito a tutte quelle persone che vivono la vita da spettatori, che ignorano quello che gli succede attorno… un monito al risveglio delle coscienze! In “edge of collapsed world” ho pensato di trasferire il mio desiderio utopico di trovare un angolo di mondo incontaminato, in cui si possa vivere in vero equilibrio con la natura…. In “rock ‘n’ roll blood” raccontiamo la storia di un ragazzo che cambia la sua vita grazie alla passione per l’heavy metal. E ancora “dance of liars” una critica verso i potenti, in grado di fare solo grandi promesse. In “Fighting the wind” descriviamo la sensazione di impotenza nei confronti del destino e in “Flying acrobats” raccontiamo, con ammirazione, la figura degli acrobati volanti… Colgo l’occasione per segnalare che i testi delle nostre canzoni sono disponibili sul sito ufficiale.


Quanto conta per voi il fronte “Live”? Qual è il vostro approccio allo stage?
Il live rappresenta per noi la dimensione ideale di espressione. E’ una dimensione che ci trova a nostro agio: ci piace suonare e parlare con i ragazzi… Anche on stage quello che curiamo è un sound granitico e cristallino, ma molto molto diretto e “genuino”; cerchiamo il coinvolgimento totale del pubblico, cercando di portarlo, almeno spiritualmente, accanto a noi sul palco.


Diteci la vostra opinione riguardo internet come mezzo di diffusione di cultura e conoscenza, e soprattutto di musica, visto il nostro contesto.
Internet ci ha offerto molti mezzi per far conoscere noi e la nostra attività: cercateci su myspace, facebook, youtube… Credo che questi siano tutti strumenti utili alle band underground, che non hanno, come noi, grosse macchine commerciali alle spalle. L’importante è non rimanere abbagliati dalla tecnologia. Quello che conta davvero, è fuori!


Cosa ne pensate dell’informazione indipendente come le riviste autoprodotte o le webzine come Metal-Empire?
Il servizio offerto dall’informazione indipendente è di fondamentale importanza per le band dell’underground o comunque non strettamente “commerciali”. Sono un mezzo onesto e la maggior parte delle volte professionale di diffusione dell’informazione. Tra l’altro, io ne sono un utente affezionato.


Ultima domanda fuori argomento: un’opinione generale sull’underground italiano.
Variegatissimo, attivo e vitale… sicuramente svantaggiato dalla cultura “ufficiale” e dai media che tendono ad ignorare i fenomeni poco televisivi e di nicchia. Però credo che la sfida si possa vincere… ma serve ancor più collaborazione tra gli addetti al settore.


Tornando alla band, illustrateci i vostri progetti futuri, a breve e lungo termine.
Cercheremo di far viaggiare il cd “devil’s breath” quanto più possibile e attraverso tutte le reti… specialmente quelle dei live. In autunno programmeremo dei mini tour in tutta Italia, e probabilmente in alcuni Paesi Europei. Tenete d’occhio le nostre attività, e venite a conoscerci on stage!


Vi ringrazio per la disponibilità e in bocca al lupo per il futuro. Chiudete a vostro piacere!
Ancora un grazie a chi come voi sceglie di dare voce ad un underground che ha voglia di crescere. E per tutti i lettori: Ascoltate “devil’s breath” e fateci sapere cosa ne pensate, ve ne saremo grati. Stay strong!

Metal Empire

(July 2009)
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[...] Con 16 anni di attività alle spalle, i leccesi Essenza si ripropongono con un LP fresco di stampa per la BigMud Records. Devil's Breath è un nuovo punto di arrivo per il gruppo che, dopo gli esordi rock, trova una propria dimensione in un heavy metal granitico e di chiara matrice americana. Lo si evince dalla iniziale title track, tanto cara agli ultimi Megadeth in cui il thrash Metal di fonde con melodie classiche pur mantenendone le ritmiche e la potenza sonora. Stesso dicasi per la "schiacciasassi" (Universe) in a box e per la più ritmata Dance of liars (canzone che a tratti rimanda ad echi di scuola Dark Quarterer) che fanno un po' da sommario a quello che è il leitmotiv dell'intero disco: chitarre e ritmiche serrate unite ad un dignitoso senso per la melodia alternate in alcuni brani, come Deep into your eyes ed Edge of collapsed world, ad uno squisito gusto per la melodia Heavy americana in pieno stile Ozzy Osbourne. [...]

Hard Sounds

(July 2009)
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Nuova fatica discografica per i pugliesi Essenza, formazione storica della scena heavy rock che, con questo nuovo lavoro conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, il proprio stato di grazia. Prendendo in prestito il titolo di una nota canzone dei “divini” Strana Officina, il passato artistico di questa band potrebbe essere senza ombra di dubbio riassunto nella frase “una vita per il rock”. Dico questo perché i nostri paladini hanno alle spalle una carriera di tutto rispetto, caratterizzata sia dalla lunghissima gavetta live che dalla pubblicazione di un’ampia serie di album, demo ed ep, tra cui va sicuramente citato l’ep Dance Of Liars che ha definitavente segnato il passaggio da un cantato in italiano a quello di stile inglese, oltre ad un decisivo cambiamento di stile verso un heavy metal classico che riporta in auge i fasti sia dei seventies che degli eighties, grazie anche al sapiente lavoro di songwriting del talentuoso chiatarrista Carlo Rizzello, degnamente supportato dal titanico lavoro della precisa e compatta sezione ritmica egregiamente condotta dal bassista Alessandro e da quella macchina da guerra dietro alle pelli che risponde al nome di Paolo Colazzo. Con questo album il combo pugliese riesce letteralmente a sfogare tutto il proprio potenziale artistico, proponendo un’alchemica miscela di brani dinamici e carichi di tensione elettrica alternati a divagazioni atmosferiche e pregne di pathos. Per farsene un’idea basta ascoltare brani del calibro di "Deep Into Your Eyes", "Dance Of Liars" e "(Universe) In A Box". Per concludere posso solo ribadire che gli Essenza sono una formazione che, cosciente delle proprie qualità tecniche ed esecutive, riesce anche a sciorinare un’altrettanto positiva padronanza strumentale. Speriamo solamente che qualche major riesca a notarli e gli faccia “spiccare il volo”.
(Indispensabile; 80/100) (Donato "dannyozzy1972" Tripoli)

Tempi duri

(July 2009)

 

Chi ha già avuto modo di ascoltare gli Essenza nei loro quindici e più anni di carriera, apprezzerà sicuramente il loro ultimo lavoro, "Devil's Breath". Cinque pezzi inediti si aggiungono ai tre già comparsi in "Dance Of Liars" di due anni fa. [...] Un misto di hard rock, heavy metal si uniscono ad un retrogusto vitage, soprattutto nelle atmosfere che riescono a creare. Ogni brano è caratterizzato da riff semplici, orecchiabili che nel complesso rendono ogni brano piacevole da ascoltare e contribuiscono a caratterizzare lo stile del gruppo. Strumentalmente veramente notevoli, ho apprezzato soprattutto le parti ritmiche, che ho trovato coinvolgenti e sempre puntuali e ben fatte [...]
La band nostrana si conferma, se ce ne fosse stato bisogno, come un act estremamente serio e coerente,e con il fatto che abbiano deciso di usare una lingua come l'inglese avrà senz'altro la possibilità di avere un prodotto più facilmente esportabile al di fuori dei patrii confini. Un lavoro, questo, consigliabile a tutti quelli che amano le sonorità alla judas priest vecchia maniera.

Rock Hard (IT) n.79

(July - August 2009)

 

Non sono certo gli ultimi arrivati, potendo vantare una militanza sulla scena che dura da ben sedici anni: stiamo parlando degli Essenza, una delle realtà più longeve e rappresentative dell’underground italiano. “Devil’s Breath” riprende le fila del rinnovato corso stilistico inaugurato con “Dance of Liars” del 2007, il lavoro che ha segnato la svolta verso il cantato in inglese ed un inasprimento delle sonorità in direzione dell’heavy più intransigente e sanguigno.
Anche in questa occasione, il power trio non tradisce le attese, mettendo in campo tecnica, passione e determinazione oltre ad una indiscutibile esperienza maturata nel corso di una pluriennale carriera che conta ad oggi ben sette episodi discografici compresa la presente release.
I canoni del metal classico vengono energicamente reinterpretati dagli Essenza, dando luogo ad anthem coinvolgenti e atmosfere trascinanti per intensità e potenza: in altre parole, siamo di fronte ad un vero e proprio baluardo della tradizione, intesa come imprescindibile pilastro sul quale costruire il proprio personale percorso artistico.
Lunga vita al verbo del metallo!
(Michele Martini)

Stampa locale

(June-July 2009)

 

"Quisalento", luglio 2009: [ vai all'articolo]

"il Quotidiano", 15 giugno 2009:[ vai all'articolo]

"Maredisponda", gennaio 2010: [ vai all'articolo]

(Articoli di Donato Nuzzaci)

Hard & Heavy

(June 2009)
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“TECHNICAL ESTASY” -intervista agli Essenza-
Interessante intervista atta a risaltare l'operato di una splendida realtà dell'underground nostrano, questa volta tocca ai leccesi Essenza nella persona del loro portavoce Carlo G. Rizzello, chitarrista e songwriter dei nostri, introdurci alla scoperta di quel che si cela dietro le tracce che compongono il loro come-back sulle scene "Devil's Breath", da noi incensato con tutti gli onori del caso, album che si eleva dalle miriadi di produzioni odierne grazie ad un'avvolgente mix sonoro che unisce in maniera, oserei dire quasi perfetta e spontanea, la potenza espressiva di un certo heavy metal anglosassone, con la ricercatezza e la cura per gli arrangiamenti propri dell'hard rock mainstream e di taglio prettamente statunitense, per un risultato finale d'indubbio valore artistico, apprezzabile sicuramente dagli amanti di certe sonorità old style, e di formazioni del calibro di Mr.Big, Racer X ma anche di Deep Purple, Thin Lizzy e Uriah Heep. La scena heavy rock della Puglia, è da sempre una delle più calde per quel che concerne il pullulare di ottime formazioni, quasi sempre di caratura internazionale, mi vengono in mente gli ottimi Lonny Blaster e Cream Pie, i Viper Venom o i geniali Warchild, per non parlare della nuova nidiata di giovani leve devote alla sacra fiamma dell'heavy metal più tradizionale come Dagon e Stonewall, ed è prorpio da questo prolificare di splendide realtà di ottimo livello che gli Essenza cercano emergere e di tirarsi fuori, grazie anche ad ottime qualità interpretative, ed uno stile compositivo affascinante, che, come dicevamo poc'anzi, unisce in modo, oserei dire, quasi univoco, una tecnica strumentale davvero invidiabile ed un songwriting ricco di spunti interessanti. Lascio dunque la parola al nostro amico Carlo che si è mostrato tanto loquace con noi tanto quanto sia abile con la sua chitarra quindi...



Ciao Carlo e benvenuto sulle pagine di Hardn'Heavy, partiamo subito con la prima classica domanda, potresti riassumere le vicissitudini artistiche ed umane che si celano dietro al passato degli Essenza, delineando, se possibile, le tappe che vi hanno portato alla realizzazione del vostro nuovo full lenght album?
Ciao Beppe, mi fai una domanda alla quale è davvero difficile rispondere con poche parole! Questo perché gli ESSENZA si muovono nell’underground dal lontano 1993, quando io e mio fratello Alex (al basso) abbiamo cominciato a suonare nei piccoli club e nei festival del Sud Italia.
Il lavoro di questi anni ha portato alla distribuzione di due demo cd (“Essenza”, nel 1996, e “Algoritmo 60”, nel 1998), alla pubblicazione di due cd ufficiali (“Suggestioni”, nel 2000 e “Contrasto”, nel 2002), un live nel 2006, un EP nel 2007 e diverse compilation nazionali ed estere… Oltre a questo tanti eventi mediatici e centinaia di live…
Nel corso di questi 16 anni, due tappe fondamentali hanno segnato il nostro percorso artistico: l’avvicendarsi di Paolo alla batteria nel 2003 (al posto di mio fratello Luca) e il passaggio dalla lingua italiana all’inglese. L’EP “Dance of liars” è corrisposto ai cambiamenti che ci hanno definitivamente aperto allo scenario internazionale e ad intraprendere le registrazioni del cd “devil’s breath” per l’’etichetta olandese BigMud records.


Bene, parliamo per l'appunto della vostra ultima fatica discografica "Devil's Breath", un disco che in un certo qual modo, conferma il discorso intrapreso attraverso il vostro precedente ep "Dance of Liars", e porta avanti un percorso artistico che di questi tempi, molti definirebbero azzardato... Come è nato, stilisticamente parlando, il vostro approccio musicale cosi' naturale ed istintivo, rispetto a quello che attualmente la scena metal propone con maggior frequenza? Solo “colpa” del vostro background musicale, oppure la precisa volontà, unita al desiderio, di provare qualcosa vicino a certe sonorità old style?
Il nostro percorso artistico è strettamente dipendente dalla concezione che abbiamo di musica, e all’esperienza maturata negli anni on-stage. Stilisticamente ci piace la musica “suonata” ed emotiva, i suoni “veri”… ci piace che l’istinto rabbioso dell’heavy metal venga fuori da tutte le nostre composizioni.
E’ per questo che nei nostri dischi ascolterete suoni duri e possenti, pochi effetti ed elaborazioni, nessun overdub elettronico. In pratica, l’aspetto che curiamo di più è proprio la riuscita della “canzone”, la successione di riff e melodie, la comunicatività delle parti strumentali… Vorremmo che, chi ascolta, si sentisse trasportato direttamente on stage al nostro fianco. Le mode e i trends ci interessano poco.


Si, capisco, infatti se dovessi descrivere a parole il terreno su cui musicalmente si muovono gli Essenza, direi, senza esitare un attimo, un heavy rock che fonde in se presente e passato... Sei d’accordo con questa mia affermazione, e qual è il tuo pensiero in merito?
Hai colpito nel segno, le nostre principali influenze musicali spaziano tra passato e presente, e di sicuro fondono il classico hard rock dei ’70 al thrash ed al power dei nostri giorni.
Ci piacciono i classici dell’hard rock, ma non ci sarebbe piaciuto riproporre una formula musicale che non appartiene del tutto ai nostri giorni… e tra l’altro i nostri ascolti, il nostro background ci impedirebbe di essere credibili. Abbiamo preferito trasferire un po’ di modernità e dare al nostro stile una sferzata di originalità. Le nostre radici sono salde nel passato, ma ci piace guardare avanti.


Rispetto alle vostre precedenti prove in studio, a livello puramente compositivo, la band ha compiuto un passo in avanti davvero notevole, che, diciamolo pure chiaramente, non faceva di certo presagire ad un vostro ritorno sulle scene di questa portata... Secondo te, che cosa davvero è riuscito a fare la differenza fra il vostro nuovo lavoro in studio ed i precedenti? Magari l'esperienza accumulata in tutti questi anni, un differente approccio nel songwriting, o cosa?
Eh eh… le cose che nel tempo sono cambiate sono tante. Innanzitutto oggi abbiamo una maggiore consapevolezza del nostro groove e questo ci permette di definire facilmente il tipo di messaggio sonoro che vogliamo dare e che tipo di songs ci piacerebbe suonare davanti al pubblico.
Il nostro è ormai un songwriting senza filtro e ci vede tutti e tre pienamente d’accordo nella costruzione del sound che, spero, ci contraddistingue. Come secondo fattore di differenza rispetto al passato, non bisogna assolutamente sottovalutare la spinta di entusiasmo che ci è piovuta addosso dalla filiale italiana della label BigMud Records, cha ha scommesso su di noi, e ci ha dato una grande sostegno.
Infine, ma non per importanza, le aspettative di fans e amici che nel tempo ci hanno dato delle conferme inaspettate e che speriamo crescano sempre di più… così come speriamo che l’attenzione degli addetti al settore, come te, ci dia voglia e speranza di andare avanti.


Senti Carlo, sulla mia copia del cd non sono presenti i testi, ed anche per questo, sono molto curioso di sapere quali sono le tematiche delle liriche di brani come ad esempio “Edge of collapsed world”, “Deep into your eyes” e soprattutto della title track... Che cosa rappresenta “il respiro del diavolo” nell' immaginario degli Essenza?
Sono contentissimo di parlare dei testi, dei quali mi sono occupato in prima persona al 90%! I temi che trattiamo sono molto vari. La title-track richiama il “devil’s breath”, un infuocato e rabbioso respiro (immaginario) in grado di vendicare soprusi e ingiustizie accumulate nella nostra vita quotidiana, in grado di bruciare tutto ed esorcizzare la voglia di spaccare tutto che ogni tanto ci assale. “deep into your eyes” descrive la figura misteriosa e magica di una ragazza con il dono di vedere nel futuro.
“(Universe) in a box” è un monito a tutte quelle persone che vivono la vita da spettatori, nella loro asettica boccia di vetro, e che ignorano quello che gli succede attorno… sveglia ragazzi, il mondo ha bisogno di cambiare!
In “edge of collapsed world” ho pensato di trasferire il mio desiderio utopico di trovare un angolo di mondo incontaminato, in cui si possa vivere in vero equilibrio con la natura… quanto serebbe bello. Mi piacerebbe che la gente fosse più sensibilizzata alla salvaguardia dell’ambiente. In “rock ‘n’ roll blood” raccontiamo la storia di un ragazzo che cambia la sua vita grazie alla passione per l’heavy metal. E ancora “dance of liars” una critica verso i potenti, verso i politici, le chiese e le istituzioni in grado di fare solo grandi promesse.
“Fighting the wind” porta in musica la sensazione che tutti noi talvolta proviamo quando sentiamo che i nostri sforzi di cambiare e di migliorare trovano degli ostacoli insormontabili. Infine in “Flying acrobats” raccontiamo, con ammirazione, la figura degli acrobati volanti… hanno sempre colpito il mio immaginario. Comunque Beppe, colgo l’occasione per segnalare che i testi completi sono disponibili sul nostro sito ufficiale www.essenzamanagement.com


Sempre se non sono troppo invadente, c'è una qualche correlazione fra la splendida copertina del disco ed il titolo stesso? Com'è nata l'idea del packing apribile proprio come un vecchio vinile?
La copertina, per la quale devo ringraziare Mirk’O Zonca della BigMud Records in effetti rappresenta l’occhio del maligno tra le fiamme, ed è un chiaro richiamo alla title-track. Di lato, invece, la ragazza rappresentata è un richiamo alla figura descritta in “deep into your eyes” (…from your hair, smell of magic flowers…). Il packaging vintage è stato pensato per sottolineare le nostre influenze nel passato… sono molto contento che anche tu l’abbia apprezzato. Ci piace pensare che il nostro disco rappresenti qualcosa di originale anche nell’aspetto.


Come nasce di solito un brano degli Essenza? Chi si occupa del processo di composizione? E' un vero lavoro di gruppo, oppure le idee vengono tutte elaborate da una sola persona? Da dove traete l'ispirazione che poi vi permette di sviluppare una composizione?
In genere registro le mie idee quando sono da solo, riflettendo su argomenti e spunti musicali del momento, utilizzando la chitarra e il computer. Quando penso di avere la bozza di una canzone la faccio ascoltare ad Alex e Paolo. In quel momento lascio loro demolire e ricostruire… sì, non siamo sempre d’accordo sullo sviluppo dei brani, ma in genere ci fidiamo a vicenda delle nostre sensazioni… e se uno di noi insiste per la modifica di una parte, probabilmente avrà le sue ragioni.
Colgo l’occasione per sottolineare che mio fratello Luca, il primo batterista della band, collabora tutt’ora alla stesura dei brani, è il quarto elemento nell’ombra. Ha molta esperienza nel settore.


Ho piacevolmente notato che tuo fratello Alessandro, è presente presente nel duplice ruolo di musicista e produttore. Dove, e come e' stato registrato il disco?
Alessandro divide la sua vita tra l’attività di fonico e quella di musicista. Il disco è stato registrato nel suo ”ESSENZA studio”, a Spongano (LE) così come tutti i nostri lavori precedenti… Questo ci ha consentito di poter lavorare in tranquillità, senza condizionamenti, e di raggiungere la resa sonora che volevamo, e che a quanto pare, in molti stanno apprezzando. Ne siamo molto fieri. Inoltre, Alessandro è responsabile della customizzazione dell’elettronica dei nostri strumenti e dei nostri ampli. La sua impronta personale è dappertutto!
Quindi mi pare di capire che per gli Essenza l'uso delle nuove tecnologie siano più un aspetto positivo che negativo, è così?
Certo, specialmente se la tecnologia è “al servizio” e non “al posto” del nostro sound e della nostra interpretazione. Personalmente, vedo di buon occhio anche i nuovi canali mediatici come facebook e myspace; sono molto utili, e consentono alle band che non hanno alle spalle colossi pubblicitari di trovare un contatto con il pubblico.


Ok, capisco, adesso a mente fredda, secondo te "Devil's Breath" rappresenta fedelmente quelli che sono gli Essenza attuali, oppure in futuro dovremmo aspettarci dei cambiamenti stilistici sostanziali con un ipotetico prossimo lavoro?
“Devil’s Breath” rappresenta fedelmente quello che sono gli ESSENZA in questo momento, e nonostante il futuro possa sempre riservare delle sorprese, difficilmente ci discosteremo dallo stile che abbiamo definito ed elaborato fino a questo momento. Di sicuro però abbiamo ancora argomenti musicali e concettuali che ci piacerebbe sviluppare.


Quindi credi che musicalmente parlando avrete ancora modo di sviluppare ulteriormente il vostro stile, oppure l'evoluzione che adesso vi spinge ad andare avanti, è destinata comunque a cedere il passo ad una formula musicale e compositiva ben precisa?
Non è nelle nostre intenzioni arenarci, ma la strada che intraprenderemo nel nostro futuro artistico difficilmente prescinderà dalle nostre idee di base, ovvero suoni diretti e poco filtrati, innovatività nei riff e nelle soluzioni strumentali, strutture compositive a vantaggio della riuscita emotiva del pezzo e non fini a se stesse.


Senti Carlo, gli Essenza provengono dalla splendida Puglia, regione che, musicalmente parlando in qualche mia recensione, ho addirittura paragonato alla California dei bei tempi che furono, anche perchè sia il clima che le potenzialità artistiche ed espressive di molte band delle tue parti, sono accostabili a quelle del famoso stato americano, ora ritornando con i piedi per terra, secondo te che la vivi direttamente, com'è veramente la scena metal locale?
La scena metal pugliese sta vivendo in questi anni un periodo molto fortunato, sia a livello di band che di spazi, ma gli ostacoli da superare sono ancora tantissimi. Innanzitutto, esiste poca collaborazione a livello artistico, e io sono dell’opinione che l’unione farebbe la forza… e poi c’è ancora molta superficialità, con l’eccezione di pochi casi, nella gestione degli eventi. E poi, spero di non essere frainteso con questa mia opinione, i metallari sono ancora troppo pigri! Sostenere gli eventi locali non può che far bene all’intero settore! Diamoci da fare, il metal ha bisogno di tutto il nostro supporto!


Ok, cambiando argomento, segui la scena metal nazionale? Se si, quali sono i cinque lavori, e le cinque bands (rigorosamente underground) che maggiormente ti hanno colpito negli ultimi tempi, e perchè?
Sono un grande ascoltatore di metal e un assiduo frequentatore di eventi, underground e non. Se dovessi scegliere tra le band italiane dell’underground, mi sentirei di spaziare dal metal ai sottogeneri affini, con Witche’s Brew (stoner-psycho hard rock), Lonny Blaster (hard rock glam), Mutala (death metal), Ira del Baccano (doom), J27 (hard rock italiano)… e ancora Zion (prog ’70), Viper venom (heavy metal), Rayon (hard glam)… e la lista per me sarebbe ancora lunga!


Carlo, amico mio, siamo veramente alla fine di questa nostra lunga chiacchierata, prima di chiudere pero' volevo chiederti quali saranno le prossime mosse in casa Essenza da qui all'estate, state pianificando delle date live a supporto del disco?
Abbiamo pianificato innanzitutto una serie di presentazioni radiofoniche e pubblicitarie in genere. In autunno, quando le recensioni e le notizie sul cd avranno cominciato a girare, cominceremo con i live, sperando di raggiungere quante più possibili città italiane. La BigMud Records ci supporterà, e sta lavorando anche per l’estero.


Grazie mille per la tua disponibilità e simpatia. A questo punto lascio a te l' ultima parola. Concludi come vuoi...
Sono io che ti ringrazio a nome della band per l’attenzione che hai rivolto a “devil’s breath” e la dedizione che dedichi al tuo lavoro… E poi concludo con l’invito a tutti i lettori di gustarsi il video della title-track “devil’s breath” da pochi giorni on-line sul profilo ufficiale di youtube (all’indirizzo www.youtube.com/dancerliar) , assieme al videoclip di “deep into your eyes”, in realtà pubblicato già da un pò, contestualmente all’uscita dell’EP che anticipava la nostra recente uscita discografica. Spero di vedere tutti nei prossimi appuntamenti live! A presto!
(Beppe "HM" Diana)

Hard & Heavy

(June 2009)
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“Ragazzi basta, perché se continuo così mi scoppiano le coronarie!!!!


E sì, non ho passato mai un momento così intenso della mia vita in cui la scena hard’n’heavy di casa nostra, mi abbia dato tutte queste soddisfazioni come negli ultimi tre quattro mesi a questa parte. E se ultimamente il mio portafoglio oramai si è abituato a rimanere sempre a secco, stavolta devo ringraziare l’amico Carlo Rizzello, il quale mi ha permesso di entrare in possesso del nuovo lavoro da studio dei suoi Essenza, formazione storica della scena heavy rock pugliese che, con il qui recensito “Devil’s Breath”, torna a ribadire, non solo di attraversare un importante stato di grazia ma, soprattutto, di poter finalmente scrollarsi di dosso quello status underground che, secondo il parere di chi vi parla, non gli si addice per niente.
Una vita per il rock, già, ed è proprio parafrasando il titolo di uno storico disco della Strana Officina, che potremmo riassumere in sintesi le vicissitudini che si celano dietro il passato artistico di questo combo nostrano che, con una carriera alle spalle di tutto rispetto, coronata dalla pubblicazione di una miriade di pubblicazioni di tutto rispetto, fra le quali mi preme ricordare il precedente ep “Dance of liars”, che segnava il passaggio da un cantato in lingua madre, a quello più anglofono, ed un adattamento compositivo verso lidi sonori sempre più vicini ad un heavy metal di concezione classica, elementi questi che, naturalmente, si sono avvicendati anche su questo nuovo ed interessante lavoro da studio.
Un album questo, che cela dietro i suoi solchi, un grande lavoro a livello compositivo, infatti da quello che si evince sin dalle prime battute, la band è andata ancora una volta alla riscoperta delle proprie radici musicali che, naturalmente, trovano la loro giusta dimensione all’interno di un contesto prettamente heavy rock 80’ies style, di bands come i grandiosi Racer X e Mr.Big, ma anche dei mitici Deep Purple e Rainbow, e di tutta la scuola inglese per antonomasia.


E già, i nostri tre amici sembrano aver fatto tesoro della lezione impartite dai maestri sopracitati, a cominciare dal talento chitarristico del già nominato Carlo Rizzello che, senz’ombra di dubbio, costituisce il vero fulcro attorno al quale ruota l’intero song writing della band in questione, degnamente supportato da una sezione ritmica precisa e compatta, formata dal fratello Alessandro al basso elettrico, e dal giovane drummer Paolo Colazzo, sicuramente la vera sorpresa, che riescono a dare sfogo alle proprie velleità artistiche, districandosi perfettamente fra momenti più dinamici e carichi di tensione elettrica, ed aperture più atmosferiche e pregne di pathos e trasporto medianico, proprio come nel caso del mid tempo “Deep into your eyes”, sicuramente uno dei brani più avvolgenti dell’intero disco.
Dunque una formazione ben conscia delle proprie qualità tecniche ed esecutive, che riesce a fare sfoggio di una certa padronanza strumentale che, naturalmente, si riflette sugli otto brani ivi presenti, che raggiungo l’apice proprio grazie a riuscitissimi episodi come l’heavy metal old school di “Dance of liars”, irrobustito da un incipit classico e da partiture armoniche sicuramente più consone ad un versante più hard rock, e di scuola prettamente Balckmore-iana, ascoltate le lunghe parti strumentali, e mi saprete dire, o dell’altrettanto affascinante “(Universe) In A Box” spettacolare techno/heavy metal che si colora di ambientazioni sonore molto vicine allo stile compositivo dei primi Cacophony, con il chitarrista in grado di concatenare un vorticoso riffing che unisce perizia tecnica, gusto compositivo e feeling, e sfido chiunque a restare inermi di fronte a cotanta verve sonora.


Un disco dunque intenso ed avvolgente, che si lascia apprezzare sia per la grande verve tecnica messa in gioco dai tre musicisti nostrani, che per una certa semplicità di fondo che, ne sono sicuro, saprà risvegliare vecchie emozioni assopite nei cuori di chi ha dimenticato che la musica è soprattutto questo!!!


Indispensabile.
Voto (5/5), Beppe "HM" Diana

Benzoworld

(May 2009)
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Gli Essenza sono una band con ben sedici anni di attività alle spalle ed una discografia di tutto rispetto, comprendente due demo, due studio album, un live album ed un ep. Li avevamo lasciati qualche tempo fa proprio con quest’ultimo, dal titolo 'Dance Of Liars' ed ecco che adesso il trio pugliese ha invece avuto modo di dare alle stampe il terzo studio album, intitolato 'Devil’s Breath'. Nell’album sono inclusi tutti i brani del loro ultimo disco, vale a dire 'Deep Into Your Eyes', 'Dance Of Liars' e 'Flying Acrobats' (per i quali si rimanda alla relativa recensione).
In aggiunta, sono stati inseriti altri cinque brani, anche stavolta caratterizzati da un rock molto energico, un po’ una via di mezzo tra sonorità heavy molto melodiche e hard rock. Soffermandoci proprio sui nuovi pezzi, possiamo subito notare come la title-track presenti un riffing molto deciso con un bel ritornello e diversi stacchi legati tra loro da pregevoli assoli: a conti fatti, direi che potrebbe annoverarsi tra le migliori tracce del disco.
'(Universe) In A Box' si avvicina maggiormente a sonorità metal con qualche influenza neoclassica. Strettamente collegata ad essa è la successiva 'Edge Of Collapsed World', anche questa una canzone perfettamente riuscita, con un ritornello particolare che la rende facilmente riconoscibile. 'Rock ‘n’ Roll Blood' presenta sonorità un po’ più leggere e scanzonate, ed è anche quella probabilmente più orecchiabile.
'Fighting The Wind' è invece un brano che presenta un buon groove ed il basso in bella evidenza.

'Devil’s Breath' rappresenta dunque in qualche modo una conferma di tutto quanto fatto finora di buono dalla band e dell’esperienza accumulata in tutti questi anni, condotti con costanza, pazienza e tenacia. Chi non li conoscesse ancora, dovrebbe dar loro una chance, se la meritano.

(Elio F)

Metal Wave

(May 2009)
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Essenza è il nome di una nuova realtà che va ad inserirsi nella multiforme e tumultuosa scena metal italiana. MetalWave.it ha intervistato per voi i ragazzi del gruppo: sentiamo come la pensano!!!


Visto che siete alla prima intervista in questo sito, perché non presentate ai nostri lettori quando ed in che modo avete iniziato il vostro percorso nel mondo underground?
Innanzitutto mi presento, sono Carlo, chitarra e voce degli essenza... ripercorrere tutta la storia del nostro gruppo non è semplice. La band è nata da un'idea mia e di mio fratello Alex (al basso) nel lontano 1993. L'idea di partenza era suonare un hard rock in lingua italiana... abbiamo perseguito quest'idea per lungo tempo, registrando in italiano 2 demo e 2 cd, prima della svolta inglese del 2007. L'inizio è stato difficile per noi, ma chi suona hard rock e metal (originale) in Italia, specie al Sud, lo sa bene... piccoli club, festival autogestiti, piccole radio locali... ma abbiamo accumulato gran bei ricordi e tanta esperienza in questi anni. ne andiamo fieri.


Da quali generi e bands è influenzato il gruppo?
Principalmente tre filoni: hard rock anni '70 (black sabbath, deep purple, rainbow), hard rock degli '80 (van halen, mr. big, riot, whitesnake...) e poi metal classico alla maiden/megadeth/rage... siamo tutti e tre grandi ascoltatori di rock e metal, e portiamo con noi un background che passa dai kiss ai symphony x con grande leggerezza...


So che potrebbe non essere facile farlo, ma potreste commentare il vostro ultimo lavoro?
Il nostro ultimo lavoro (devil's breath, su etichetta indipendente bigmud records -Olanda-) è innanzitutto un condensato della intensa attività live degli ultimi anni, che ha portato alla creazione del nostro groove. abbiamo cercato di fondere la pesantezza tipica del thrash a melodie e riffing che affondano radici nei '70... le carte che abbiamo giocato sono state quelle di un suono pesante e cristallino, canzoni non eccessivamente lunghe e molto differenti ritmicamente, equilibrio tra tecnicismi e "canzone"... per quanto riguarda i contenuti dei testi, come in passato abbiamo voluto esprimere il nostro parere in merito allo strapotere dei mass-media, al risveglio delle coscienze, alla rabbia repressa che è in ognuno di noi.


La scena metal underground è indubbiamente inflazionata da tantissmi gruppi, per cui (spesso) risulta necessario presentare delle composizioni che si facciano notare nel marasma delle varie scene musicali. Ritenete che le vostre canzoni abbiano da dire qualcosa in più o di diverso da quello che è già stato detto nell'affollatissimo mondo metal?
Non siamo il classico gruppo hard rock o metal, e le influenze che ci portiamo dietro fanno di noi un gruppo heavy rock molto singolare. mentirei dicendo che il nostro sound è estremamente innovativo... non cerchiamo assolutamente di inventare un nuovo modo si fare metal. cerchiamo di fare bene il "nostro metal"!!!


Cosa pensate del panorama underground nazionale?
Bistrattato. Da un mercato che cerca prodotti da vendere a buon prezzo e da un pubblico spesso poco attento e deviato dalle mode. Ma c'è chi tiene duro, e mi riferisco alle tantissime band ed ai ragazzi che non smettono di credere nella musica fatta con passione.


La carriera di un gruppo musicale (pur breve che possa essere) è sempre costellata di avvenimenti più o meno positivi. Cosa vorreste cancellare e cosa ricorderete per sempre della vostra esperienza di gruppo, dagli inizi inizi sino ad ora?
Ricorderò sempre tutti live vissuti in compagnia di amici, musicisti e buon pubblico... cancellerei certe recensioni distratte e la superficialità di alcuni organizzatori di eventi e speculatori del settore... quelli non mancano mai, purtroppo!


Come giudicate il veicolo "Internet" per la promozione della scena musicale?
Internet è un potente mezzo. Webzine e social network danno grande risonanza alle nostre attività. Spesso però mi rendo conto che c'è il rischio di rimanere abbagliati. Per cui...”usare con cautela!”


Visto che ne stiamo parlando.... quanti CD originali acquistate ogni mese? E quanti ne ascoltate?
Personalmente, compro un paio di cd originali al mese. Ho una ricchissima collezione di cd che coprono il classic rock, l'hard rock e l'heavy metal in ogni sfumatura... Tutto il mio tempo libero è arricchito da questa preziosa colonna sonora...


Cosa vuole fare il vostro gruppo "da grande"?
Mi piacerebbe intraprendere dei lunghi tour nei club di tutto il mondo. Avere in ogni angolo persone con voglia di ascoltare la nostra musica.

 
Ok, ragazzi! Lo spazio a nostra disposizione sta per terminare, ma voglio lasciarvi carta bianca per l'ultimo messaggio. A voi la parola, siete liberi di esprimervi!
Ascoltate "devil's breath", comprandolo darete sostegno all'underground ed al difficile lavoro delle piccole etichette indipendenti. vi aspettiamo sul nostro sito ufficiale!
Long live rock 'n' roll!!!