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Italian Metal (ottobre 2009, recensione al cd "Contrasto", 2002)
[...] L’album a cavallo fra sonorità hard-rock seventies e spruzzate di heavy di
stampo british si lascia ascoltare grazie ad un apparato vocale semplice ma
efficace. Nonostante si tratti di cd auto-prodotto i suoni sono molto ben
calibrati e non lasciano trasparire l’assenza di una produzione rinomata.
Lasciamo da parte inutili digressioni e andiamo ad analizzare i sei brani che
compongono l’album oggetto della recensione. Tutto, subito e soprattutto senza
fronzoli con l’heavy-rock della title-track "Contrasto", riff travolgenti ed
accattivanti innestati su una sezione ritmica fresca e tambureggiante, melodie
molto ben riuscite che scivolano piacevolmente imprimendosi saldamente in mente
già dopo pochi ascolti. Traccia perfettamente a cavallo fra l’hard-rock
settantiano e l’heavy-metal di scuola britannica. "Chi parla di più" aggredisce
subito con un sound tagliente di Maideniana memoria, eccellente e sostenuto è il
lavoro alle sei corde di Carlo che non fa assolutamente rimpiangere l’assenza di
una seconda chitarra. Corposissimo il basso di Alessandro che ottimamente si
amalgama con il drumming tostissimo dell’altro fratello Luca. "Tutta la notte
rock’n’roll" è un inno alla vita on-stage, esistenza fatta di fatica e speranze,
passione smodata che alimenta il battito malvagio del Dio Rock che richiede un
costante e copioso tributo di sudore. La testolina si muove irrefrenabilmente a
ritmo di questo frenetico heavy-rock. Ancora una volta Carlo non fa rimpiangere
l’assenza di un compare a sei corde, sfoggiando un lavoro fresco ma allo stesso
tempo potente ben coadiuvato dalla martellante sezione ritmica. "Pensieri" è un
mid-tempo che si assesta su melodie più ragionate e meno frenetiche rispetto al
rapidissimo terzetto che l’ha preceduto. Canzone cadenzata che abbraccia il buon
hard-rock settantiano e certi lavori più fantasy degli Iron Maiden (suonati però
in chiave più rock). "Futuro Imminente", rock duro dai toni sognanti e talvolta
malinconici, apparato melodico ricercato e con un buon pathos [...]. Mi è stato
segnalato che il fraseggio è liberamente ispirato a una canzone dei The Who.
[...]
(Simone Leone, 7,4/10)
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Rock in Italia (novembre 2009, recensioni ai cd "Contrasto", 2002 e "Suggestioni", 2000)
“Contrasto” è la quarta realizzazione degli Essenza, band hard’n’heavy di Lecce, sulla scena dal lontano 1993 e formalizzata nella line-up dei fratelli Rizzello, Carlo alla chitarra e alla voce, Alex al basso e Luca alla batteria. Il loro suono raccoglie l’eredità dell’heavy metal e lo coniuga con peculiarità risalenti alla scena rock nazionale e al rock melodico, presentandosi quindi come una sorta di Rats ipervitaminizzati con frasi chitarristiche steroidate. Nell’ultima fase della propria carriera la band ha deciso di tentare una svolta verso la lingua inglese, con l’ultimo “Devil’s Breath”, e in formazione modificata. La prima traccia, che dà il titolo all’album, inserisce subitamente un riff di estrazione NWOBHM sorretto da una linea melodica di gradevole impatto. Il buon lavoro di Luca sostiene ritmicamente il cantato lineare e coinvolgente di Carlo. Molto belli i fraseggi chitarristici che aprono “Chi Parla di Più”, forte anche di una linea melodica e vocale efficaci, soprattutto nel ritornello. Assolo appuntito e finale metallico in inglese. Ehi, senti che riff bluesy con le palle che inaugura “Tutta la notte rock’n’roll”! Grande questo pezzo che riprende lontane ascendenze ZZ Top e le coniuga con elementi di melodia rock italica, e molto bene la sezione ritmica. Luca si presta anche alle tastiere “made in seventies”. Mi garba parecchio. Più virile l’hard rock cadenzato di “Pensieri”, con un buon lavoro di Alex e Luca in sede ritmica, mentre la chitarra di Carlo esibisce un suono saturo che riporta alla mente le delittuose sferzate di Pink Fairies e Iron Butterfly. Rock e melodia italiana s’incontrano nella più radiofonica “Futuro Imminente”, ricca di soluzioni attraenti e piacevoli, mentre il trio ci guida verso il finale del disco, affidato a “La strada che hai fatto”, una ballad emotiva che piazza gradevoli uscite chitarristiche e un carezzevole arrangiamento. Ottimo l’assolo di Carlo, davvero sentito, semplice ma suonato col cuore. Una band di talento, con una buona dose di personalità e uno stile gradevole. Basta conoscerli per capire che non si sarebbero fermati, e i risultati ottenuti fino ad oggi confermano le buone impressioni. Tempi difficili i nostri, ma se un gruppo, compiendo le scelte certo non popolari fatte dagli Essenza, riesce a crearsi un seguito, a guardare al passato e a prospettare un futuro senza troppa malinconia, anzi con orgoglio, significa che c’è ancora spazio e speranza per costruire una scena migliore. Marco Priulla
Terzo disco degli Essenza, “Suggestioni”, in fede al titolo, riprende risente delle influenze di diversi generi, facendoli convergere in un’unica esplosiva miscela vincente. L’heavy metal delle origini, l’hard rock melodico, il blues rock e il progressive magnetizzano il songwriting del gruppo, impegnato alla creazione di un rock italiano puro, duro e cristallino. Il disco suona compatto, lineare, coerente, riuscendo a mantenere carica e slancio lungo tutte le tracce, senza cali di tensione e ispirazione. “Incognito” è un dinamico hard rock ricco di personalità, merito di una band sinergica, che gode non solo di un felice chitarrismo, ma anche di un Luca Rizzello funzionale e perfetto in ogni ruolo. Le influenze anni settanta si sposano senza perdite con la tradizione rock italiana, persino nel successivo hard boogie di “L’alieno è su di noi”, figlio dei primi Ac/Dc ma maggiormente dotato di aperture melodiche tipicamente nazionali. “Inaccettabile (Sir John)” risente prevalentemente di eredità prog rock, sia che si guardi all’Inghilterra più tenebrosa che all’Italia più oscura e coraggiosa (Balletto di Bronzo, Rovescio della Medaglia). Gli intrecci strumentali di “Essenza” mostrano una band più che sicura dei propri mezzi, non manchevole di un certo coraggio compositivo e di una buona vena d’ispirazione. Sempre lodevole il lavoro di Carlo alle chitarre e dietro il microfono. Oh, il riff inaugurale di “Clandestino” mi prende immediatamente, e la canzone prosegue confermando tutte le mie buone aspettative: ottime le aperture chitarristiche, notevole il lavoro della sezione ritmica di Alex e Luca, molto bella la linea vocale e riusciti gli inserti strumentali. Il disco prosegue così, mostrando tutte le carte singolari che la band possiede: c’è personalità e maturità, insomma una band con le palle. Sugli scudi il basso di Alex nella seguente “Suggestione”, collante di una canzone incalzante e maliarda, ricca di prove strumentali di grande qualità, mentre “Trucco” è un hard rock quadrato e secco che ricorda i Montrose. La vena progressive del trio prende il sopravvento nella ballad immaginifica “Vaghe Promesse”, e troviamo anche qui un arrangiamento curato ed valido, pieno di spunti e gradevolissimo all’ascolto. Un suono di organo antidato introduce “Vedo solo te”, prestissimo pronta ad esplodere in un riff di primitiva energia heavy metal; funziona tutto, il ritornello, la sezione ritmica, il grande lavoro di chitarra e il testo perfettamente integrato. Come rilevato altrove, una band così non tradisce le fiducie dei rockers italici. Gli Essenza possono attraversare a testa alta le strade del firmamento rock del nostro paese, la qualità delle loro produzione, conferma dopo conferma, li pone direttamente alla testa della divisione oplitica nazionale del suono più duro. Marco Priulla
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Supporto Italiano (maggio 2009) dalla rubrica "Palchi selvaggi" (report 4° BigMud Fest, 21.2.09 @ Atrax, Martignano) [...] E’ notte fonda quando i leccesi Essenza salgono sul palco, sempre più caldo e fumoso. Senza indugi trasportano i presenti sulle strade di un metal possente, tecnico e trascinante. Un originale equilibrio tra hard rock, thrash, e inusuali sconfinamenti power si scorgono nella loro musica… Alternano brani provenienti dal loro recente repertorio (“Deep into your eyes”, Dance of Liars”), anticipazioni annunciate all’imminente uscita del cd “devil’s breath”, e classici di Metallica, Iron Maiden, AcDc… Sono quasi i padroni di casa: i ragazzi del pubblico si entusiasmano alle note delle loro canzoni e ne cantano i ritornelli… e gli applausi scrosciano sulle parti soliste di Carlo, alla chitarra, “uomo strano” Alex, al basso e del granitico Paolo, alla batteria… Un tuffo nel passato (più di 15 anni ininterrotti di attività), e la band suona brani provenienti dai primi cd, “l’alieno è su di noi”, “contrasto”… e poi via verso la conclusione del concerto passando attraverso “Highway to hell” e “Living after midnight”, dedicate ai presenti come bis post-concerto… L’entusiasmo traspare sui volti dei presenti, fino all’ultima nota del concerto. Una serata difficile da dimenticare! [articolo]
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www.benzoworld.com (novembre 2008) Gli Essenza sono una band pugliese attiva sin dal 1993, con un discreto bagaglio di esperienza alle spalle e nel pieno della propria maturità tecnica ed artistica. 'Dance of Liars' è un demo composto di tre brani, caratterizzati fondamentalmente da sonorità a cavallo tra l’heavy classico e l’hard rock melodico. Il dischetto si apre con 'Deep into your eyes', pezzo con qualche sfumatura prog, per il quale è stato anche realizzato un videoclip (anch’esso incluso nel disco). La title-track sembra invece tendere verso territori più vicini al power, con un approccio della chitarra accostabile a stilemi neoclassici. Infine, 'Flying Acrobats', più veloce e melodica, si presenta con un riffing ed una una veste quasi hard rock. Nel complesso, si tratta di tre brani che mostrano una discreta capacità e versatilità della band, uniti ad un’ottima produzione, per cui resta la curiosità di risentirli quanto prima su lavori di maggiore durata (Elio F)
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Nuovo Quotidiano di Puglia (24 luglio 2008) Alla vigilia del tour estivo “XV years of rock ‘n’ roll” (primi quindici anni di attività), la band salentina “Essenza” è stata convocata da Heiko Heinze, produttore di gruppi internazionali quali Motley Crue, Metal Church, Axxis. A Monaco la band registrerà un cd per l’etichetta tedesca “Anko Music”, distribuito in tutto il mondo, principalmente in digitale. Davvero un bel colpo per la storica band hard & heavy salentina. Il gruppo Essenza è nato nel 1993. Conservando il nucleo vitale nei due fratelli Carlo G. Rizzello (chitarra e voce) e Alessandro S. Rizzello (basso), si è reso protagonista di centinaia di concerti, 2 demo, 3 cd e tante compilation. Il loro ultimo album “Dance of liars” li ha portati oltre i confini nazionali, fino all’inserimento nell’”Encyclopaedia Metallum” [...] (Donato Nuzzaci)
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www.entrateparallele.it (marzo 2008) (Anubi: anubi_dark@hotmail.it)
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www.truemetal.it (febbraio 2008) Nascono nel 1993 e Dance of Liars è solo l'ultimo dei loro promo. Consta di tre pezzi di heavy metal di stampo classico inglese anni Ottanta, quindi con gli strumenti puliti e bene in evidenza. Deep Into Your Eyes è cadenzata con pregevoli parti di chitarra, Dance of Liars vive di riff di ispirazione Iron Maiden e aumenta la velocità mentre Flying Acrobats, posta in chiusura, suggella a colpi di british metal la prova del terzetto proveniente dall'area leccese. [...] Pregevole il lavoro dell'ascia (Stefano Ricetti).
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www.metalitalia.com
(gennaio 2008) [...] Il trio si muove nell'underground pugliese dal lontano 1993 e, oltre a questo "Dance Of Liars", hanno all'attivo ben due demo, due album, un live e varie apparizioni su compilation. Lo stile del gruppo è un punto d'incontro tra heavy metal classico e hard rock anni settanta, elemento quest'ultimo espresso soprattutto dal guitar work del chitarrista-cantante Carlo Rizzello. La preparazione tecnica della band è indiscutibile e non mancano le ottime idee. "Deep Into Your Eyes" è, a detta del sottoscritto, il brano più interessante dei tre presenti su questo "Dance Of Liars". Una traccia abbastanza articolata che accomuna l'heavy plumbeo dei Black Sabbath ad una vena più rock e che trae ispirazione anche dal southern. [...] La titletrack non colpisce ugualmente e appare maggiormente orientata verso un heavy melodico che potrebbe ricordare gli americani Slough Feg, con una parte strumentale posta in chiusura che riporta alla mente Iron Maiden e primi Helloween. Tutt'altro discorso per la conclusiva "Flying Acrobats", brano dal ritmo incalzante che affonda le proprie radici nel southern rock e si completa con l'influenza dei grandi Deep Purple. Una prova sicuramente positiva e speriamo che questo assaggio di soli tre pezzi si trasformi presto in un full-length di pari qualità (Alessandro Corno).
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Nuovo Quotidiano di Puglia (15 ottobre 2007)
Musica dal Salento:
Un nuovo album per gli essenza
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www.disintegration.it (settembre 2007) Non è la prima volta che mi trovo a recensire gli Essenza e la cosa mi fa piacere perché significa che le band italiane continuano a suonare con passione nonostante le difficoltà che oggi tutti conosciamo. Il gruppo nasce in quel di Lecce nel 1993 e da allora le cose sono un po’ cambiate, sia per ciò che concerne il loro modo di suonare, che si è sempre più inoltrato e radicato in territori hard rock, sia relativamente alla line up, infatti Paolo Colazzo, in questo “Dance Of Liars”, ha preso il posto di Luca Rizzello alla batteria. Al basso e alla chitarra la formazione rimane invariata, infatti troviamo Alessandro e Carlo Rizzello. Quest’ultimo, vocalist e compositore del gruppo, è l’artefice anche di una delle novità maggiori del nuovo lavoro: per la prima volta gli Essenza danno alla luce un lavoro totalmente in lingua straniera, ossia l’inglese, lingua madre dell’haevy metal. Questo demo per la maggior parte alterna toni cupi a parti melodiche (“Deep Into Your Eyes”), tenendo, però, sempre ben presenti potenza ed eticità (“Dance Of Liars”). Si chiude poi con “Flying Acrobats”, canzone più ritmata che segue il filone del sound elettrico degli AC/DC, influenza presente nel background del gruppo assieme a quelle di Deep Purple e Judas Priest (Stefano D'Auria).
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www.metal-zone.it (settembre 2007) Registrano questo cd autoprodotto, di tre soli brani (+ un videoclip), i pugliesi Essenza destando l’attenzione di tutti gli amanti dell’Hard n’ Heavy della vecchia scuola, il riferimento principale mi sembrano i Judas Priest, ma si potrebbero tranquillamente tirare in ballo i Black Sabbath (periodo Dio), i primi Iron Maiden, i Rainbow (ascoltate la neoclassica title track) e addirittura qualcosa degli Uriah Heep, per il mordente inserito in alcuni passaggi lirici. Insomma dai nomi che sono stati citati, avete capito che gli Essenza fanno sul serio e hanno basi solidissime per proporre un sano e onesto Heavy Metal [...] Molto buona la prova di tutti e tre i musicisti coinvolti nell’impresa, in particolare trovo veramente riuscita l’interpretazione dei brani da parte del cantante e anche chitarrista Carlo Rizzello.
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www.hardsounds.it (luglio 2007) Attivi sulla scena tricolore da oltre un decennio, i leccesi Essenza pubblicano un nuovo demo autoprodotto che si compone di tre tracce (più il video dell’opener), che ricalcano la tradizione rock/metal degli ultimi trent’anni. Il terzetto pugliese è infatti fortemente influenzato dal sound più classico della nostra cara musica e riversa nelle proprie composizioni tutta la passione per certe band che hanno fatto la storia del genere. Non a caso mi piace definire l’ottimo metal della title track come una via di mezzo tra i Deep Purple del periodo Hughes/Coverdale e gli Helloween dei 2 Keeper (mica robetta eh!) Più rockeggiante “Flying Acrobats”, dal groove settantiano ma allo stesso tempo attuale e trascinante, che ci dà un’idea di come gli Essenza, riescano ad essere concreti e vincenti. Un bravo va in primo luogo al cantante Carlo che riesce a valorizzare al meglio il proprio timbro vocale con interpretazioni cariche del giusto pathos. E senza nulla togliere al lavoro del fratello Alessandro al basso e di Paolo alla batteria, che si dimostrano una sezione ritmica affiatata e decisiva nel supportare le linee melodiche della chitarra [...] Ce ne fossero di band così genuine... (Oscar Amadini)
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www.noizeitalia.com (giugno 2007) [...] Il suono della band è corposo, molto articolato, dal tiro sempre alto. Quello che però colpisce è l’abilità (ed il buon gusto) con cui sono stati composti i brani, tutto basato su una tecnica di non poco conto. Ed ancora, il feeling che traspare fra i vari i membri della band, frutto dei quattordici anni passati a suonare assieme. Esempio, calzante a pieno, è “Flying Acrobats”; brano dal tiro travolgente, che deve le sua carica adrenalinica alle forti influenze settantiane. Gli Essenza sono stati promossi a pieni voti, li aspetto al prossimo disco, magari con qualche traccia in più. (Pavele)
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www.metal-inside.it (giugno 2007) [...] il brano di maggior impatto è “Dance of Liars”, vivace e accattivante il ritornello ed evocatore (perché no?), delle macabre totentanz tedesche, anche se riconosco che il testo è più impegnato e non ha alcuna intenzione di sfociare nel grottesco [...]
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www.heavy-metal.it (giugno 2007) [...] Il genere proposto dai tre è giustamente inquadrabile a metà strada tra i territori dell’heavy metal e quelli dell’hard rock propriamente inteso, fermo restando che l’esperienza della band non preclude ai nostri nemmeno puntatine in territori power. Un sound corposo e quadrato, affinato in sede live durante le numerose esibizioni della band [...] i tre brani presentati evidenziano le qualità di una compagine rodata e sicuramente in grado di farsi valere anche in ambiti non prettamente underground [...]
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www.metalwave.it (aprile 2007) Il suono proposto dal trio di Spongano è abbastanza controverso e si sposta senza il minimo imbarazzo da uno stoner metal al thrash di stampo americano passando per il metal classico. “Deep into your eyes” ci porta al metal classico anni ’80 con qualche venatura di Van Halen grazie ad un sound corposo e affascinante; il lavoro di Carlo alla chitarra è davvero ottimo visto che riesce a riempire l’aria con riff melodici ed energici al tempo stesso. Discorso decisamente diverso deve essere fatto per la titletrack “Dance of liars” in cui troviamo dei chiarissimi riferimenti maideniani soprattutto per quanto riguarda le parti strumentali e l’assolo. La voce pulita ed incisiva di Carlo fa il resto con il risultato di avere un brano completo in tutte le sue parti. Con “Flying acrobats” gli Essenza ci deliziano con uno stoner vecchio stampo con qualche venatura southern alla Lynyrd Skynyrd, il tutto però sistemato con arrangiamenti decisamente più moderni ed accattivanti. All’interno del cd si può anche trovare il videoclip di “Deep into your eyes”, filmato eseguito in maniera professionale sia dal punto di vista delle riprese che della qualità del video stesso. Questo “Dance of lairs” è l’ennesima dimostrazione che gli Essenza, anche a distanza di anni, sono ancora vivi e vegeti e sempre pronti a divertire e a stupire con la loro musica. (FallenAngel)
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www.holymetal.com (maggio 2007) Il disco si apre con “Deep Into Your Eyes” (di cui è presente anche un video semplice ma ben curato, realizzato da Alessandro), ed è chiaro che l’ispirazione di matrice settantiana è molto forte, soprattutto nei riff di Carlo, che si dimostra molto abile alla chitarra [...]. La titletrack è invece più improntata su di un heavy classico, dove il sound si fa più deciso e le ritmiche più spedite, sempre attorno all’ottima chitarra di Carlo, accompagnata con una buona intesa dal basso del fratello Alex e cadenzata dalla batteria di Paolo. Il pezzo più interessante è però “Flying Acrobats”, che prende spunto dal southern rock di gruppi come Molly Hatchet e Lynyrd Skynyrd per ricreare quelle atmosfere rockeggianti a suon di assoli genuini che tutt’oggi stanno a ricordare gli anni d’oro del genere. [...] il trio ha quindi voluto riproporci come dal loro nome, quella che è “l’essenza” della loro musica, a cavallo tra heavy metal vecchio stampo, ed hard rock anni ’70, regalando sicuramente ottimi ricordi ai nostalgici, e facendoci ripiombare nel mezzo di un’epoca in cui sono nate quelle band che ora sono ritenute vere e proprie leggende. Un disco senz’altro piacevole ed interessante, che non manca di quel tocco personale dato dai tre musicisti i quali, per quanto visto, dimostrano di metterci una buona tecnica e passione.
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www.metallized.it (aprile 2007) [...] per la prima volta gli Essenza con “Dance Of Liars” decidono di cantare in Inglese, la lingua dell’Heavy Metal. Con la classica formazione Rock a tre elementi, gli Essenza danno alla luce un altro demo, “Dance Of Liars”, appunto, composto da tre pezzi di chiara natura Heavy Metal, nei quali si oscilla dai confini del thrash a quelli dell’hard rock. Si parte con “Deep Into Your Eyes”, la migliore delle tre canzoni, sorretta da un riff granitico di “panteriana” memoria. La canzone scorre senza intoppi nei suoi cinque minuti, tra la durezza della musica e la melodia del cantato. La title track, “Dance Of Liars” conferma quello che ho scritto in precedenza. Qui si toccano territori puramente Heavy e Power. Buona la “cavalcata” chitarristica in stile Iron Maiden di Carlo Rizzello, autore di una prova ispirata per tutto il demo. Ancora cambio di direzione con “Flying Acrobats”, qui si sceglie una strada che ci porta verso un classico Hard Rock, sorretto da un riff che sembra venire fuori dai primi anni ’90. Degno di nota l’assolo finale della canzone.
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www.tempi-duri.it (aprile 2007) Dai leccesi “Essenza” ci arriva questo interessante demo a tre tracce , che ci mostra la band in grande spolvero; infatti si sente che la band ha manico e gestisce le varie situazioni con grande maestria. Il suono che gli Essenza fanno scaturire dai loro strumenti è riconducile ai Black Sabbath di Sabbath Bloody sabbath soprattutto per quanto riguarda le chitarre che la fanno da padrone. C’è da dire inoltre che il trio italico ha imparato negli anni a rendere “essenziale” (ogni riferimento a fatti o persone è puramente voluto) questo suono, merito di anni di duro lavoro fatto di pubblicazione demo e concerti.
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www.eutk.net (maggio 2007) [...] Le tre songs presentate variano dalla cadenzata 'Deep Into Your Eyes', dal sapore Mid tempo a-la-Megadeth, alla titletrack 'Dance Of Liars' dal sapore Rising Force di Malmsteen per finite al Blues up tempo sabbatiano di 'Flying Acrobats' con un buon senso di continuità [...]
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www.rockline.it (aprile 2007) Ai fratelli Carlo ed Alessandro Rizzello si è aggiunto in corsa il batterista Paolo Colazzo, subentrato al posto del terzo dei fratelli Rizzello (Luca), dando vita così ad una formazione stabile ed affiatata, che intende proporre un hard n'heavy melodico e potente, influenzato dalla corrente heavy rock degli anni '70 e dal prog rock italico dello stesso periodo. Deep Into Your Eyes, riproposta anche in versione video come bonus track, è particolarmente cupa e mostra quella potenza tipica dell'heavy rock settantiano, [...] con riff pungenti ed efficaci. [...] La sezione ritmica presenta un maggior vigore nella seguente title-track Dance Of Liars, in possesso ancora di linee melodiche e vocali cupe e di ottimi solos del guitar-man,[...] Infine Flying Acrobats, un pezzo più frizzante e blues-rock [...]
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QuiSalento (febbraio 2007) Chi li vede suonare viene subito contagiato dalla loro energia: gli Essenza si divertono facendo musica insieme e questo entusiasmo contagia il loro pubblico. In principio erano tre fratelli dalle lunghe chiome, un solo sogno nel cassetto che li univa da sempre: fare musica insieme. La loro attività inizia nel 1993 e va avanti per oltre dieci anni, attraverso partecipazioni a festival, raduni e rassegne in tutta Italia. Nel 2004 la storica line up della band dei fratelli Rizzello: Carlo, chitarra e voce; Alessandro, basso; Luca, batteria, violino e tastiere, subisce una variazione: a Luca subentra il batterista Paolo Colazzo. I longevi Essenza si dichiarano influenzati dalla musica degli anni '70 e da: Deep Purple, Black Sabbath, Ozzy, AdDc, Boston, Van Halen, Megadeth, Riot, R.J. Dio, Whitesnake, Rush, Iron Maiden, Cinderella, Extreme, Annihilator, Malmsteen, Judas Priest, Pride and Glory, Pantera, Dream Theater, Racer X, Symphony X e Freak Kitchen. Al momento stanno lavorando ad un nuovo cd, che sarà tutto in inglese: conterrà brani originali e un omaggio ai grandi del metal e dell'hard-rock. "La nostra musica è un compromesso tra hard rock melodico, heavy metal classico e sonorità anni settanta", spiegano questi musicisti, ed ha riscosso, con il primo lavoro 'Essenza' e col successivo 'Algoritmo60', critiche favorevoli dagli esperti. Siamo presenti nelle compilation 'Kick vol.l', distribuita dalla Kick Promotion Agency, e 'Assalto all’Arma Bianca', che raccoglie il meglio dei gruppi rock underground dal cantato in lingua italiana. 'Contrasto' è l'ultimo album che abbiamo registrato in studio". Nell'aprile dello scorso anno, in occasione del tredicesimo anniversario della formazione della band, hanno pubblicato on-line il "XIII Anniversary live". (Maria Pia Romano)
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www.angelfire.com
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www.musicafollia.com (2003) [...] tre fratelli leccesi e nove anni di storia, tra cover e brani propri. Sempre a base di rock lineare, ma ad alto voltaggio. Bravi e grintosi! [...]
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babylon magazine (2003) [...] "Contrasto" conferma, nei riffs e nel groove generale, l'amore del gruppo per le sonorità anni settanta, integrate alla perfezione da un cantato in italiano a volte un po' malinconico. I sei brani contenuti nel CD mettono in evidenza l'innegabile preparazione e originalità musicale del trio, capaci di costruire all'interno di uno stesso brano arrangiamenti progressivamente più ricchi e articolati utilizzando la medesima linea melodica. Il finale di "Chi Parla Di Più" non rientra nelle sonorità sopra descritte: il melodico cantato in italiano viene infatti sostituito da una linea vocale gutturale in inglese e il riff finale di chitarra è un chiaro omaggio agli Iron Maiden. Segnalo inoltre il testo di "Tutta La Notte Rock And Roll", nelle cui parole e situazioni possono ritrovarsi tutti i gruppi rock underground che hanno girato un po' l'Italia. "Contrasto" è un disco imperdibile per tutti gli amanti delle sonorità Seventies con cantato in italiano.
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Krepusculum webzine (2003) Hard Rock with progressive influences in the line of seventies bands, but singing in italian. The guitar solos are great and remember some inspirated solos of Led Zeppelin golden phase […]. The band has an pop appeal, a good capacity to create sticky refrains that are in our head after we listen music as " Tutta La Notte Rock'n'roll " & Pensieri ". Carlo is a great guitarist and a good vocalist […] Good sound for seventies rock'n'roll nostalgics…
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rock hard (giugno 2003) […] quando Carlo decide di mettersi a giocare con riffs accattivanti ci riesce egregiamente[…] aiuta l’armonia e la melodia delle songs, così come in Tutta la notte rock and roll, in Futuro Imminente. Degna di nota la ballad La strada che hai fatto, che da sola chiede urlando la possibilità di essere proposta ad un pubblico più vasto […]
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www.metallus.it (marzo 2003)
Grintoso
terzetto leccese che propone un amalgama tra rock melodico ed heavy metal,
strizzando l’occhio anche a sonorità tipiche degli ultimi anni 70 e
dell’inizio degli 80. Per quanto riguarda l’esecuzione pura il gruppo non
tradisce: i tre musicisti calcano i palchi dal 1993 e si sente… si distinguono
per compattezza ed incisività del sound…nei loro brani di emergono uno stile
ed un groove molto personali e d una buona capacità di adattare le peculiarità
della lingua italiana alle linee vocali ed alle ritmiche proprie dell’hard
rock…
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rock ‘em all (settembre 2002)
La loro musica risulta fresca, spontanea e ben
coordinata…ottima la scelta del gruppo di esprimersi in lingua italiana…
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disintegration magazine Divertente e ben suonato l'hard rock in italiano di questo trio, che, nonostante la giovane età, ha già collezionato diverse importanti partecipazioni radiofoniche e live. Quello che subito mi ha positivamente colpito è la preparazione tecnica e musicale del chitarrista Carlo Rizzello che, avendo assimilato bene e fatto propria la lezione delle band più importanti della scena hard rock anni 70, in particolare Deep Purple ed Ac/Dc, si mette in mostra con una serie di riff e soli davvero azzeccati. Ma, anche nel complesso, la band sembra aver trovato il giusto feeling ed affiatamento, merito anche del lungo periodo dal quale l'act suona assieme. Apre il cd "Contrasto" sulla quale aleggia, in alcuni tratti, il fantasma degli Ac/Dc, segue l'adrenalinica "Chi Parla Di Più", ma il mio brano preferito è "Tutta La Notte Rock'n Roll", dalla forte influenza Deep Purple e con un riffing che riporta subito alla mente Blackmore . Nella conclusiva "La Strada Che Hai Fatto", brano molto orecchiabile dal suono delicato, fa capolino, invece, l'aspetto più malinconico e poetico degli Essenza.
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rock club ‘zine Gli italianissimi Essenza ci propongono un ottimo Hard rock cantato in italiano dalle ottime sfaccettature. La prima mostra la band alle prese con un classico hard-rock combinato con parti tastieristiche settantiane come nelle bellissime songs "Incognito" e "Clandestino", mentre il secondo lato della medaglia mostra un sound meno hard e piu’ rock in stile Timoria. Un applauso al lavoro di chitarra da parte di Carlo Rizzello sempre melodico e allo stesso tempo incisivo. In bocca al lupo.
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wild zine n.12 (settembre 2002) Anche se suonano un rock italiano discretamente diretto, ho sempre visto gli essenza come un gruppo fuori dalle righe e dalla forte personalità, il loro rock ricco di sonorità 70’s li pone distanti dalle mode e , anche per questo, sinceri. Il nuovo cd “Contrasto” è sempre rock genuino e, rispetto al precedente, molto più orientato sulle chitarre; scompaiono, infatti, quasi del tutto, quelle melodie alle tastiere, per dare più spazio alla sei corde che conferisce al lavoro un tocco più robusto ed hard- rock; riff “pastosi” e assoli blueseggianti si alternano per un risultato veramente caldo. Il particolare tono del cantato di Carlo costituisce ormai un segno di riconoscimento dello stile della band leccese, la sua particolare cadenza caratterizza l’andatura dei brani sempre coinvolgenti e veraci.Da ascoltare in compagnia, assieme ad un bel boccale di birra… per fare “tutta la notte rock ‘n’ roll”! Consigliati.
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nocturn
metal show & radio high voltage
(luglio
2002) Bucharest-Romania
AVE!
I have received your cd from Kick promotion and I must tell you that everything
sounds great! It is exactly the heavy-rock metal should sound! The most important thing:
the diversity of songs. There is no monotony do you agree? It seems that
many today’s bands have problems with monotony. I haven’t listened to your
band before, but one things is for sure: you are one of the best undergrounds
bands of Italy. The future is yours! Be sure that you’ll get the best
promotion here! […]
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"munnezza", portale dell’hardcore italiano (luglio 2002)
[...]
i tre ragazzi hanno un'ottima padronanza della tecnica e la sfoggiano con gusto,
senza scadere in particolari eccessi… Potrei definire il genere degli Essenza
un hard rock a tratti vicino all' heavy metal degli Iron Maiden (Chi parla di più)
e a tratti vicino alla musica pr
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www.suburbia magazine.net (maggio 2002)
Con
un passato molto attivo nell'underground pugliese e qualche partecipazione a
radio e festival nazionali, oggi gli Essenza si ripresentano con un nuovo
demo-cd, di sei pezzi, davvero interessante.
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dark wrath (settembre 2001) [...] devo assolutamente farvi i complimenti, il vostro promo è davvero ben realizzato, sia a livello di produzione che a livello musicale. Eh, si, le quattro tracce qui presenti sanno essere vitali, ma al tempo stesso malinconiche e riflessive. Un prodotto che denota una certa maturità, che non si sguinzaglia su sonorità pseudo rockeggianti, ma che è ben conscia della meta che vuole raggiungere. Da citare, su tutte, la più che valida opener “incognito”.
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Chitarre (febbraio 2001) [...] “Incognito” e “L’alieno è su di noi” sono i due brani presentati da Carlo, Alessandro e Luca Rizzello, rispettivamente chitarrista e voce, bassista e batterista degli Essenza, gruppo di Spongano (Le). Ci piacerebbe ricevere altri brani di questo gruppo che va assolutamente incoraggiato perché i tre fratelli sono molto bravi e preparati.
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metal shock (dicembre 2000)
[...]
Trio leccese già fattosi conoscere nella loro (e mia!) terra con partecipazioni
radiofoniche e concerti vari, fin dal 1993, quando la giovane band si forma. La
musica è un buon rock con influenze blues evidenti, ma contaminazioni di vario
genere si perdono soprattutto negli anni Settanta o prima ancora Sessanta. I
brani sono belli, orecchiabili e coinvolgenti. Bella e diretta “incognito”,
molto particolare “clandestino”, ma anche “essenza”, forse migliore
strumentalmente. Dovrebbe uscire presto un cd intero che aspettiamo con ansia,
sperando di occuparmene personalmente, visto quanto ho gradito l’attuale
materiale di Carlo, Alessandro e Luca.
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babylon magazine (novembre 2000)
[...] Ho riascoltato parecchie
volte questo cd promozionale perché, il rock melodico con sonorità anni
’70 proposto da questa giovane band, mostra una composizione molto elaborata
nei piccoli particolari e negli arrangiamenti soprattutto. I brani sono
orecchiabili e di buon gusto, mostrando l’ottima tecnica dei tre musicisti e
l’originalità compositiva, resa ancor più tale da bellissimi intrecci
strumentali ed un originale cantato in italiano. Per tutti gli amanti del rock
di classe un consiglio a contattare la band al più presto.
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webzine@frayrecords.com (novembre 2000) [..]
Inserendo il cd nel lettore, mi rendo subito conto dalle sonorità che si tratta
di puro rock italiano, la registrazione è di discreto livello e anche
gli arrangiamenti di studio sono ben inseriti. Il gruppo ha già trovato
un eccellente groove e due brani hanno un bel tiro, un terzo è più riflessivo,
in un altro si passa da un inizio molto melodico ad una discreta apertura con
chitarra distorta. La sonorità dei brani è compatta e gradevole grazie al
lavoro ininterrotto di sette anni dei tre componenti della band [...]
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